Il celeste pallido
del glicine
e il giallo prepotente
delle ginestre.
Le voci dei cari
lungo il viale
e le chiassose
risate dei bambini.
Profumo di macchia
impregna l’aria
e materializza ombre
di un passato.
Tutto ritorna
nel buio forzoso.
Il tutto che ha di bello
la languida stagione
per chi non teme più
effimere seduzioni.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)