Celacanto può vivere oltre 100 anni. E sembra non invecchiare mai...

Il celacanto (Latimeria) è considerato il "fossile vivente" per eccellenza. Dal momento della scoperta del primo esemplare vivente di celacanto, animale dato per scomparso dal Cretaceo, ci si rese conto che questa specie rappresentava la più antica linea evolutiva di pesci nota alla scienza.
Il celacanto che possiamo osservare oggi è rimasto pressochè invariato dai fossili dello stesso genere fatti risalire ad un periodo compreso tra 65 e 400 milioni di anni fa, e fu proprio questo a scatenare la curiosità dei ricercatori e la fantasia della gente.
Con il tempo si apprese non soltanto che il celacanto era una delle specie viventi più antica e invariata della storia evolutiva della Terra, ma anche che questo pesce era più longevo di molti altri, riuscendo a superare i 60 anni di età.
I ricercatori del Max Planck Institute hanno però scoperto che il celacanto può vivere molto più a lungo di quanto si pensasse in precedenza. La scoperta viene da uno sudio durato ben 21 anni e che ha riguardato l'analisi della popolazione di celacanti delle Comoros, un gruppo di isole che si trovano tra le Seychelles e il Madagascar.
"La gente continua a pescare questi pesci, ma nulla viene detto circa la loro popolazione, quanto siano numerosi, o se sia possibile l'esistenza di esemplari solitari in differenti regioni dell'oceano" spiega Hans Fricke, etologo del Manck.
Per osservare questi antichissimi pesci, che generalmente vivono a profondità comprese tra i 150 e i 200 metri, i ricercatori hanno dovuto utilizzare dei sommergibili dotati di videocamere e macchine fotografiche, e immergersi per qualche centinaio di volte tra la popolazione di celacanti delle isole Comoros.
I dati raccolti hanno consentito di catalogare oltre 140 individui differenti, distinguibili tramite caratteristiche striature bianche sui lati del corpo, e di scoprire che in una popolazione che si aggira attorno ai 300-400 individui non era presenta alcun individuo giovanile.
"Abbiamo installato un rilevatore di posizione su una femmina in procinto di dare alla luce dei piccoli, e l'abbiamo seguita nella sua discesa negli abissi, per cui pensiamo che le madri possano spingersi a grandi profondità per partorire" ipotizza Frick riguardo al mistero dei giovani celacanti assenti.
Ad aggiungersi a questo, il tasso di mortalità registrava 3-4 decessi ogni anno, individui velocemente rimpiazzati da altrettanti celacanti comparsi apparentemente dal nulla. Questo ritmo di mortalità (4,4%, tra i più bassi mai osservati tra i pesci) sembrerebbe indicare che i celacanti possano sopravvivere fino ad oltre 103 anni, ed è condiviso da altre specie di pesci, come i pesci pietra che vivono ad alte profondità in grado di vivere fino ad oltre 200 anni.
La stima sulla longevità dei celacanti, tuttavia, potrebbe essere ancora molto inesatta. Questi pesci non sembrano mostrare segni di invecchiamento evidenti, e il metodo di misurazione dell'età utilizzato per altri pesci, che consiste nel contare gli anelli della crescita che si formano sulle scaglie, non è applicabile al celacanto, le cui scaglie non sembrano mutare nel corso del tempo. "Abbiamo fotografato alcuni adulti giunti nella colonia nel 1989, e non sono cresciuti di un millimetro. Non si può semplicemente osservare un celacanto e fare ipotesi sulla sua età" chiarisce Frick.
Il celacanto è un pesce che non manca di incuriosire: può raggiungere quasi due metri di lunghezza per oltre 60 kg di peso, e ha caratteristiche decisamente primitive, anche se talvolta estremamente sofisticate. Un esempio è il loro metodo di locomozione unico: sono in grado di dare forti colpi di coda per poi sfruttare la spinta e le correnti di profondità per "planare" lungo il profilo del fondale marino.
Sebbene la maggior parte della vita dei celacanti venga spesa entro i 150-200 metri di profondità, un celacanto può spingersi ad oltre 700 metri sotto il livello del mare. La luce non riesce a raggiungere quelle profondità, ma il celacanto è comunque dotato di occhi molto sensibili, particolarmenta adatti a rilevare la pallida luce della luna.
Il loro ciclo riproduttivo (sono ovovivipari) è parzialmente sconosciuto: si sa che le femmine raggiungono la maturità sessuale a circa 20 anni d'età, e che la gestazione dura fino a 15 mesi, ma non ci sono dettagli su dove si spingano per dare alla luce i figli.

Coelacanths Can Live Past 100, Don't Show Age?