Celestini non cammina in fila indiana.

Da Ilteoremadidionea
Cari Erbosi, dovete sapere che sono una accanita e anche un pò stranita fan di Ascanio Celestini, lo scrittore, attore, borgataro che ora va tanto di moda ma che quando piaceva a me tutti mi dicevano:" ma va, chi si crede di essere questo? Un pò Fo un pò Paolini con l'accento di Aldo Fabrizi". Ma io rispondevo che a me piace, che mi piace andarlo a vedere a teatro, vederlo sullo schermo dalla Dandini. Mi piace che quando leggo i suoi libri mi sento come se ci fosse lui che me li legge.
Bene, cari erbosi, ho deciso di scrivergli una lettera e ve la posto qua sotto.
Caro Ascanio,
oggi sono venuta a vederti alla Fnac di Milano, hai presentato il tuo ultimo libro. Una mia amica mi scrive una mail e mi dice:" Guarda che da Fnac venerdì c'è Ascanio. Ci andiamo Ila?"
Io penso si, ci vado, anche se l'ho già visto a teatro e alla Fnac di Napoli quando presentava "Lotta di classe" e mi sono pure fatta firmare una copia del libro dopo aver criticato assieme la lista Penati. E va bhè, ci vado di nuovo, mica mi farà male, anzi.
Sei arrivato, hai parlato, hai letto, ci hai fatto ridere amaro ( come dice la mia amica, quando vuoi ci fai ridere, quando non vuoi no), hai risposto all'intervento di un ragazzo che mi ha fatto molta tenerezza in quanto si è giudicato frustrato e incapace di reagire.
Va bhé, quando esco dalla Fnac, vado verso casa e cammino 10 centimetri dal suolo, con la testa piena delle parole che hai letto, dei commenti sulla Fiat, sull'accettare o no i compromessi, i contratti suicidio.
Sulla strada di casa c'è un centro botanico (un'erboristeria) che vende prodotti bio, cibi macrobiotici che li compri e ti scadono dopo un'ora perché non hanno i conservanti, i semi di zucca, di papavero, di lino, di aneto, insomma roba costosissima. Il posto è un po' borghese e allora io non ci entro quasi mai perché mi sento in colpa a spendere 5,00 euro per un sacchetto di semini.
Ma stasera ci sono entrata e mentre cercavo dei biscotti vedo, in una saletta del negozio, un gruppetto di persone sedute a mani giunte, tutti contriti verso un Lama tibetano che ripete un mantra.
Sul muro leggo un cartello che dice: "VENERDI' 4 MARZO INCONTRO CON IL LAMA CHAMTRUL...autorevole esponente della tradizione Nyingma del buddhismo tibetano su la vera essenza della vita umana".
Ho osservato e mi è venuto un pensiero: poco prima io ero in un negozio dove sul muro c'era appeso un cartello che diceva: "VENERDI' 4 MARZO INCONTRO CON ASCANIO CELESTINI in occasione dell'uscita del suo ultimo libro Io cammino in fila indiana".
Ecco, penso che anche noi spettatori, eravamo in gruppo con lo sguardo attento su di te. Anche tu hai recitato il tuo mantra"...mangio seduto, sono seduto alla finestra, mangio alla finestra seduto..." mentre ci raccontavi quanto sia importante per te la musicalità delle parole.
Allora, ho pensato che ognuno ha bisogno di credere in qualcuno, in qualcosa; queste persone erano felici di osservare il Lama intabarrato nella sua tunica arancione, io e altra gente siamo stati contenti si aver ascoltato te, che mentre giochi con la tua barba, ci racconti quanto amara è la situazione di oggi, anche se poi dici di non essere nichilista fino in fondo.
Fatto sta che il lama finisce il suo incontro e tutti si stringono intorno a lui (che mi pare un pò confuso), tipo io a Napoli quando sono venuta a farmi firmare il libro da te.
Io osservo da lontano e mi dirigo alla cassa.
Dietro di me una signora che ha partecipato alla recita del mantra inizia a scalpitare con i suoi sacchettini biologici con dentro un'ananas biologico e i carciofi biologici. Chiede se si può aprire un'altra cassa, ha fretta, ma la cassiera risponde gentilmente che no, anzi, il negozio sta per chiudere.
Intanto ad alta voce la signora dice di voler mollare la sua spesa lì, proprio non ha tempo e non può fare LA FILA.
allora le dico " signora passi, passi pure anche se non ha in mano un panino con la mortadella di balena dentro", ma lei non capisce, mi dice solo grazie e butta la sua spesa bio alla cassiera.
Io dico, ma non sei appena uscita dalla riunione con il Lama? Ma non hai appena recitato un mantra che dovrebbe servire a tranquillizzarsi, a essere pazienti, a concentrarsi sulle cose vere della vita?
Tutta sollevata, la signora, contenta di non essere stata troppo tempo in quella che era una vera "FILA INDIANA", mi ringrazia ancora e scappa contenta, convinta di aver compreso appieno LA VERA ESSENZA DELLA VITA.


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