La celiachia è una forma di intolleranza permanete al glutine, contenuto nel frumento, nell’orzo e nella segale che si sviluppa in individui geneticamente predisposti.
Permanente significa che questa intolleranza permane tutta la vita. Si sviluppo in persone geneticamente predisposte significa che parenti di primo grado: fratelli, figli, genitori di un celiaco hanno un maggior rischio di sviluppare l’intolleranza rispetto alla popolazione generale.
I sintomi con cui si manifesta la celiachia nei bambini sono l’arresto o il ritardo di crescita nel peso e/o nell’altezza,, vomito, inappetenza, dispepsia, dolori addominali, alvo alterno, anemia, osteoporosi/osteomalacia, tiroidite, epatite. Dobbiamo però ricordare che maggior parte dei celiaci non presentano sintomi specifici e la diagnosi viene fatta casualmente durante l’esecuzione di esami fatti per altri sintomi o di esami di controllo.
Anche se non sono presenti sintomi specifici nell’intestino dei celiaci è presente l’infiammazione caratteristica e nel sangue ci sono gli autoanticorpi specifici. Se non trattai anche i soggetti asintomatici posso sviluppare le complicanze della celiachia : patologie della tiroide, osteoporosi precoce, tumori dell’apparato gastrointestinale.
Diventa quindi importante fare la diagnosi e la terapia adeguata.
Per la diagnosi il primo passo è l’esecuzione degli anticorpi ani endomisio, antitransglutaminasi IgA.
Se questi risultano positivi è necessario eseguire la gastroscopia per evidenziare l’infiammazione della mucosa intestinale.
Fino all’esecuzione della gastroscopia è assolutamente necessario mantenere una dieta normale.
Infatti la terapia della celiachia al momento è basata solo sull’eliminazione completa dalla dieta del glutine cioè di frumento, orzo e segale.
Una dieta fatta adeguatamente evita l’insorgenza delle complicanze della celiachia.