A Murrayfield, Edimburgo, nello stadio che ospita la nazionale scozzese di rugby (Celtic Park “occupato” per i giochi del Commonwealth), il Celtic batte agevolmente il KR Reykjavik 4-0, bissando il successo all’andata in Islanda (1-0) e qualificandosi al terzo turno preliminare di Champions League. Protagonisti della serata il centrale olandese Van Dijk (probabilmente il migliore della scorsa stagione assieme a Forster e Commons) e la punta finlandese Pukki, entrambi autori di una doppietta.
Due papere del portiere islandese Magnusson permettono a Van Dijk di portare gli hoops in vantaggio di due reti dopo 20 minuti, e chiudere il discorso qualificazione, più in bilico di quanto si pensasse alla vigilia considerato il palo colpito dall’attaccante inglese, in forza al KR, Gary Martin al 1′. Al 14′, comunque, la prima uscita a vuoto del portiere ospite su corner battuto dalla sinistra da Commons, permette prima a Mulgrew di colpire di testa, poi al centrale ex Groningen di ribadire da due passi, a porta vuota. Praticamente la stessa scena sei minuti dopo, quando Magnusson stavolta è scavalcato goffamente dalla torre di Lustig che permette a Van Dijk di siglare la comoda e inaspettata doppietta.
Deila dà fiducia a Pukki dal primo minuto e il finlandese, poco utilizzato da Lennon la scorsa stagione, ripaga il tecnico poco prima della mezz’ora, concludendo la bella azione ispirata da Izaguirre e rifinita da McGregor, eroe della gara d’andata. Pukki, poi, al 71′ sigla la rete più bella della serata: dribbling secco in area e, da posizione defilata, destro nell’angolino opposto che non lascia scampo a Magnusson. Il portiere islandese, comunque, si rende protagonista di alcuni pregevoli interventi nel finale (in particolare su Commons) e con l’aiuto del palo (due volte) evita un passivo peggiore ai suoi. Con un 5-0 complessivo il Celtic approda al terzo turno preliminare di Champions League: gli scozzesi conosceranno i propri avversari domani sera, dopo il match di ritorno tra gli irlandesi del St. Patrick’s e il Legia Varsavia (1-1 all’andata in Polonia).