Sono sicura che il post di oggi verrà letto dagli amici maschietti con una mano nascosta nella tasca dei pantaloni. Le amiche femminucce troveranno gesti o riti apotropaici di altra natura.
Ma non potevo esimermi dal commentare questa nuova pubblicità che vedo più volte durante il tragitto casa-ufficio.
Normalmente le imprese di pompe funebri si limitano a scrivere sui cartelloni pubblicitari il loro numero di telefono a caratteri cubitali. (Poi, ci avete fatto caso? si tratta sempre numeri facili da memorizzare: mi sono sempre chiesta fin da piccola, come facevano a farsi attribuire dalla SIP queste numerazioni così semplici. Nella mia testa di bambina già prendeva forma il concetto di mazzetta).
Questi della Taffo, invece hanno fatto cadere un tabù e si sono affidati a pubblicitari insolitamente creativi, almeno dato il tema affrontato, quello della cremazione. Questi cartelloni invitano la clientela ad affidarsi alla Taffo per pretendere la cremazione certificata. Per rafforzare il concetto hanno usato la fotografia di un urna cineraria adagiata in terra dalla quale fuoriesce della sabbia con un granchietto e una conchiglia. Questo a monito dei rischi che si possono correre affidandosi ad aziende disoneste che chissà cosa restituiscono ai parenti del Caro Estinto!
Bravi e coraggiosi sia i pubblicitari della agenzia Peyote che la Taffo che si è affidata a loro. Io, comunque, che in fondo in fondo un po’ scrupolosa sono, una toccatina alle ovaie per sicurezza me la do!