Quella che è stata definita una favola per bambini di tutte le età, allegra, drammatica, ricca di emozioni e sempre più connessa al fiabesco mondo disneyano, approda al cinema grazie al vastissimo materiale registrato e mai mandato in onda - centinaia di ore di riprese realizzate da 35 telecamere per un numero infinito di inquadrature e un lavoro di montaggio durato sei mesi – e grazie alla realizzazione di nuove animazioni di Annalisa Corsi e Maurizio Forestieri che hanno creato altre situazioni e hanno raddoppiato le animazioni portandole a una durata di oltre mezzora.
A sua volta Andrea Andermann sottolinea che “la versione cinematografica è frutto di una sofisticata ed articolata nuova edizione che fa convivere il “dramma giocoso” di Gioachino Rossini, all’origine di questa operazione, con un’allegria esplosiva sino alla farsa alternata ad una intensa malinconia. Al lavoro di cesello sugli attori/cantanti della regia di Carlo Verdone, si aggiunge la poetica ricchezza dell’animazione, che attraversa tutto il film, ideata da Annalisa Corsi, realizzata con Maurizio Forestieri”.
La CENERENTOLA di Rossini/Verdone su libretto di Giacomo Ferretti prende le mosse dalla famosa favola di Charles Perrault, che fin nel titolo parlava di una scarpetta di cristallo, che viene eliminata per moralistica pruderie (giammai nell’800 si sarebbe dovuta vedere una caviglia e un piedino nudo in un ruolo così fondamentale per la storia!) sostituendola con un braccialetto. Censura superata in questa versione, che recupera la scarpetta e il ballo grazie ad altre musiche di Rossini che arricchiscono la colonna sonora del film.