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Cenni sulla storia dell'animazione giapponese in Italia

Creato il 04 settembre 2013 da Cristina Petrini @Hex1988
La stragrande maggioranza dei cosplayer sono appassionati di animazione giapponese e di fumetti nipponici e quindi, anche se altri "culti di consumo" ruotano attorno al cosplay è fondamentale analizzare chi siano gli appassionati di anime e manga e vedere poi come molte delle meccaniche che si creano possano essere applicate anche ad altri fan.Cenni sulla storia dell'animazione giapponese in ItaliaQuando la serie Atlas UFO Robot venne messa in onda per la prima volta su RAIDUE nel 1978 il successo fu immediato e la dedizione dei giovani telespettatori a un programma tanto alieno dalle precedenti produzioni scatenò inevitabilmente il "panico morale" nei genitori.

La prima ondata di serie cominciò ad arrivare in Italia nel 1976-78 con un centinaio abbondante di prodotti trasmessi fino al 1983 poi è gradualmente scemata fino a stabilizzarsi per un totale di circa 350 serie trasmesse tra dal '76 al '90, ma gli arrivi non si sono mai interrotti e nella seconda metà degli anni Novanta s'è assistito a una seconda ondata di prodotti più moderni e sofisticati.Le critiche rivolte ai disegni animati giapponesi sono in buona parte quelle che vengono rivolte alla televisione e al suo rapporto con i bambini. E' da notare infatti come le critiche provengano da ambiti legati alla scrittura o al mondo libresco, generalmente ostili alla televisione nel suo complesso. A cui si aggiunge l'origine esotica e un latente timore per la tecnologia.Cenni sulla storia dell'animazione giapponese in Italia

La nuova ondata di "panico morale" si è incentrata sopratutto sui contenuti più o meno esplicitamente erotemici sia dei disegni animati sia, sopratutto, dei fumetti. Da semplice spettatore partecipe di serial televisivi si è passati quindi all'otaku, un appassionato di tutto l'immaginario giapponese. L'otaku è collegato, anche nell'espansione esponenziale dell'intrattenimento videoludico, in cui molto spesso vengono riproposti i personaggi e i mondi narrativi di di serie animate e a fumetti in un ottica di produzione sinergica tipica giapponese. L'offerta è tale che le produzioni giapponesi possono coprire buona parte delle necessità legate al tempo libero come ad esempio la musica (vengono importati CD con le colonne sonore degli anime, ma anche musica pop e rock nipponica) e la moda (dallo street fashion al cosplay).

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