Siamo arrivati a Natale, tutti si preparano al primo cenone delle feste, eppure sembra che pochi saranno coloro che potranno assaporare cibi esotici e costosi. Questo anno il vero must sarà il made in Italy ed il locale, tradizionale ancora meglio se a chilometro zero. Di gran lunga gettonatissimo pare essere il cenone tradizionale, per Natale ma probabilmente anche per San Silvestro, il cenone sarà preparato a quanto sembra con prodotti artigianali, quello ‘green’ che coniuga prezzi contenuti e attenzione all’ambiente, e quello ‘low cost’ che adatta piatti informali come pasta e pizza al clima natalizio.
Nelle tavole della tradizione, causa crisi, viene messo al bando pero’ al costoso astice, si ripiega sull’anguilla, adattabile ad ogni primo piatto.
Molte le spese ridotte o tagliate e, persino i piccoli produttori fanno fatica ad essere competitivi.
2011 un cenone tutto particolare, low cost, infatti pochissimo sarà il salmone e il foie gras: tavole imbandite per pranzi e cenoni particolarmente strane, arriva per la prima volta nella storia la pizza. Archiviati foie gras, salmone e caviale, di moda poi il solito zampone, baccala’ con la polenta , ravioli e cappelletti.
Certo un cenone a base di pizza non si era mai sentito eppure e così, al via la fantasia! Sembra che almeno una famiglia su 5 il 24 notte mangerà la pizza e forse persino il 31!
Ecco che si scopre una pizza emergente: la SuperEnalotto a base di culatello e peperoncino. Uno studio commissionato dall’associazione pizzaioli dice che gli italiani bocciano a priori: ostriche, il salmone, il caviale e il foie gras .
Importanti new entris sembrano essere invece le mediterranee bruschette guarnite con pomodoro fresco e acciughe o aglio, olio e peperoncino. Totalmente out il risotto al tartufo e le linguine con l’astice per poi vedere quasi scomparire la faraona ripiena, il brasato , gamberoni e scampi e il branzino. Nessuno farà però a meno di panettone, pandoro e torrone.
Un cenone di Natale sostenibile, per il portafogli oltre che per l’ambiente. Si tratta di un menu vegetariano proposto dalla Lega Anti Vivisezione e dallo chef Giuseppe Capano. Con un costo totale di 50 euro, per 4 convitati, si puo’ mettere in tavola “un menu verde per non restare al verde”, come spiega Paola Segurini, responsabile vegetarismo Lav. Il menu prevede crostini al pate’ di olive nere e sedano con purea di finocchi e patate, gnocchetti saraceni alla salvia con crema di zucca, barchette di patate dorate con farcia di noci e ceci al pomodoro, dessert di cachi con melagrana all’anice fondente.
E, per chi volesse rimanere in tema vegetariano, è possibile seguire il nostro menù del nostro cenone di Natale, verde al verde!