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Cento anni di cultura palestinese

Creato il 30 giugno 2010 da Jolandaguardi

Cento anni di cultura palestinese

I. Camera d’Afflitto, Cento anni di cultura palestinese, Carocci, Roma 2007

Leggere le poesie di al-Nassyri ci ha fatto tornare alla mente questo bel volume di Isabella Camera d’Afflitto, uscito tre anni fa, che per primo in Italia adottava l’approccio paese nel trattare la letteratura e la cultura di un paese arabo.

In esso l’autrice ripercorre appunto cent’anni di cultura palestinese in primo luogo denominandola come tale, gesto non da poco se, come riteniamo, la produzione di una cultura è indice e sintomo di un’identità e di un’appartenenza anche nazionale che si tende a volte a negare, e in secondo luogo mostrandone le diverse sfaccettature, sintomo questo di una pluralità di voci e di esperienze letterarie che fanno della cultura palestinese una delle manifestazioni più incisive della cultura araba contemporanea in generale.

L’approccio è a tutto tondo sia dal punto di vista diacronico che sincronico. Se da un lato, infatti, vengono presi in considerazione non solo poeti e narratori, ma anche registi e artisti di vario genere, dall’altro un capitolo ci informa sulla produzione letteraria prima del 1948 che, seppur non prolifica come quella successiva – fatto questo inevitabile se come affermerà Mahmùd Darwiš la Palestina diventerà “un paese fatto di parole” e sarà quindi imperativo “parlare” il più possibile – resta la testimonianza di una tappa nell’evoluzione del pensiero intellettuale palestinese.

Accanto ad autori noti come Kanafani e Darwiš il lettore troverà notizia ed estratti di quelli meno noti in occidente con interessanti sintesi sulla produzione teatrale.

Le note e la bibliografia permettono inoltre, a chi lo desideri, di approfondire la conoscenza degli autori palestinesi, soprattutto grazie alle numerose traduzioni in lingua italiana di romanzi, racconti e opere poetiche degli autori citati nel corso del testo. Questa possibilità rende la lettura di Cento anni di cultura palestinese ancor più interessante perché, una volta tanto, è possibile accompagnare la lettura del testo critico alla lettura diretta degli autori in lingua italiana e avere così una visione più completa del argomento.


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