Centomila imprese morte nel 2012 rispetto al 2011, cala il reddito medio, consumi ai minimi da 15 anni, la pressione fiscale aumenterà ancora nel 2013

Creato il 22 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Come si fa a reggere il peso del Fiscal compact con un’economia conciata così? Parlare di liberalismo con uno Stato così debole e incapace di far valere regole uguali per tutti equivale a favorire la selezione darwiniana delle imprese e dei lavoratori. Sopravviverà il più forte, con l’energia che gli verrà da svariate risorse solitamente estranee alle concezioni meritocratiche. Quel che rende noto Rete imprese Italia non può non far pensare. Così riporta l’Ansa

 ROMA  – Il reddito di ogni italiano nel 2012 è calato del 4,8%, perdendo in valori assoluti 879 euro. Il calcolo è di Rete Imprese Italia in un’analisi presentata oggi che prevede un ulteriore calo nel 2013, con un reddito procapite pari a 16.955 euro (erano 17.337 euro nel 2012). Per tornare a un livello simile occorre fare un balzo indietro di 27 anni, al 1986.

consumi ancora in calo nel 2013 dopo un 2012 che ha segnato -4,4% dei consumi reali procapite. Rete Imprese Italia stima una flessione dell’1,4% per l’anno in corso, con un salto indietro di 15 anni: 15.695 euro i consumi procapite nel 2013 rispetto a 15.753 del 1998.

Sale a quota 100mila il conto delle imprese ‘morte’ nel 2012 rispetto al 2011. Afferma Rete Imprese Italia. Il saldo tra mortalità e natalità delle aziende artigiane e di servizi di mercato più manifatturiere e costruzioni porta la somma a 100mila aziende “scomparse”.

Secondo una stima di Rete Imprese Italia la pressione fiscale effettiva salirà nel 2013 a quota 56,1%, rispetto al 46,3% della pressione fiscale apparente. Nel 2012 la pressione fiscale per i cittadini in regola con il fisco è stata – secondo lo studio – pari a 55,2%.