«I fumi delle centrali a carbone di Enel causano nel nostro Paese una morte prematura al giorno e circa 1,8 miliardi di euro di danni l'anno» a confermarlo è Andrea Boraschi, responsabile della campagna energia e clima di Greenpeace.
Una denuncia grave, avvallata da inchieste e studi: «Greenpeace accusa da tempo Enel per gli impatti del suo carbone - continua l’esperto - E in una delle volte in cui è stata trascinata in tribunale, la scorsa estate, la magistratura ha rigettato il ricorso dell'azienda e giudicato legittime le nostre accuse poiché fondate su dati veridici».
Proprio a partire da questi dati, convalidati dalla storica sentenza, è nato il cortometraggio “Uno al giorno”, lavoro che ha fatto scattare da parte di Enel una denuncia contro ignoti.
Decisa a portare avanti la battaglia, Greenpeace ha reagito alla denuncia inviando a tutti i parlamentari il filmato sull'uso del carbone che «Enel vuole censurare» e per il quale è «indagato il regista Mimmo Calopresti».
Ad accompagnare la copia del film, una lettera in cui l'associazione chiede «alle Istituzioni di farsi carico della condotta di un'azienda controllata dallo Stato».