Centrali e autorizzazioni: la forza dei Comuni

Creato il 03 ottobre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Per la riserva naturale Lanca di Gerole manutenzione straordinaria in un modo che a colpo d’occhio pare assennato, per la riserva naturale palata Menasciutto una mini idro accompagnata da un intervento che ha scatenato molte proteste a tutela di una zona superprotetta dalla legge, una speranza per Gombito in particolare e gli altri Comuni dell’ansa dell’Adda che Edison vuole tagliare per realizzare una centrale. Ciò che fa la differenza è l’impegno dei Comuni, sempre che sia determinato da una precisa strategia amministrativa e da una documentata conoscenza dei problemi. Ci sono testi di osservazioni che lasciano il segno, che richiamano leggi, che costringere l’ente autorizzante a confrontarsi con la realtà del territorio. I dirigenti conoscono bene i territori che vedono nei progetti? Riescono – non sempre è facile – a reggere a pressioni che sembrano inevitabili?

Allora l’idea di una rete di Comuni che si scambiano conoscenze, esperienze, che si confrontano, convince, si presenta come un passo inevitabile di fronte ai poteri economici. La forza dei Comuni è la conoscenza del territorio e la possibilità di vedere, constatare, monitorare personalmente, con l’aiuto di volontari, associazioni, esperti. Chi altri lo può fare?

Ricengo, Pianengo, Casale Cremasco, Casaletto non riescono a unirsi a tutela del Menasciutto, bloccati dal timore di subire una richiesta di risarcimento danni se la mini idro non dovesse essere realizzata. L’accordo di programma del 2008 non perdona, anche i dubbi ci sono: la riserva naturale non è mai nominata, si parla solo di sito di interesse comunitario.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :