Il centro C.A.V. di Menfi chiude.
In verità la notizia non dovrebbe destare scalpore visto che il presidente dell’associazione, Francesco Sutera, lo aveva preannunciato chiaramente alcuni mesi fa. Ed è da allora che si sanno quindi le ragioni per la quale oggi si è arrivati a questa, speriamo momentanea, triste conclusione. Il motivo, riportato a chiare lettere nel cartello esposto dinanzi la sede del Centro alla Vita Padre Massimiliano Maria Kolbe, è sempre lo stesso: manca la sede. Nel suddetto manifesto lo si evince chiaramente: “Si comunica alle assistite che il C.A.V. rimarrà chiuso in attesa dell’assegnazione di locali idonei.”
Molti gli appelli ed i proclami in difesa dell’associazione di volontariato locale.
Il MoVimento 5 Stelle di Menfi, con una nota, lancia un appello all’Amministrazione Comunale: “Il M5S si unisce al rammarico e alla rabbia manifestata da molti menfitani per quanto sta accadendo, e fa un appello all’Amministrazione affinchè si impegni fin da subito a cercare una soluzione immediata e duratura al problema”.
Anche l’ex Consigliere Comunale di Menfi, Giuseppe Sutera, esprime il proprio disappunto in un commento sul suo profilo facebook: “E’ questo l’aiuto per i servizi sociali? Bisogna lasciare in mezzo ad una strada le giovani ragazze madri che vogliono portare avanti una gravidanza ?????? Dove sono i risparmi dei tagli alle indennità da destinare a fini sociali?? Indigniamoci, commentate tutti per favore, facciamo sentire la nostra voce senza paura. Non lasciamo soli i nostri simili più bisognosi. DICIAMO TUTTI QUANTI, SI ALLA VITA. Senza colori politici, senza differenze, senza invidie, senza primati ma soprattutto con dignità ed onore.”
Negli negli ultimi quattro anni il C.A.V. ha contribuito a salvare 41 bambini e assistito 73 donne con varie forme di aiuto, economico, materiale, sanitario e psicologico. Aiuto che, senza una sede, verrebbe a mancare per tutte le madri che in futuro potrebbero averne bisogno.
Il C.A.V. di Menfi è stato, in più occasioni, l’ultimo baluardo che separa i meno abbienti dal baratro totale.
… vogliamo aiutarli?