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ceramica selvaggia: o la va o la spacca... è proprio il caso di dirlo!!!!

Da Lananagialla @lananagialla
Tutto nasce da un blocco di creta, acquistato tempo fà (per tutt'altro scopo tra l'altro, ma questa è un'altra storia)... purtroppo il fatto di non possedere un forno adatto e di non avere nelle vicinanze qualcuno che faccia cotture conto terzi mi ha notevolmente frenata.
Eppure avevo una voglia incredibile di "mettere le mani in pasta".
Riflettevo su dove avrei potuto portare a cuocere i miei pezzi... finchè un giorno ho avuto un'illuminazione... a dire il vero era una cosa abbastanza ovvia, così ovvia da essermi sfuggita.
La lavorazione della creta è una delle arti più antiche... ma come facevano gli antichi che non avevano i forni speciali che abbiamo adesso, a gas o elettrici? Comincio a cercare su internet e scopro che nel neolitico i manufatti venivano cotti nel fuoco... era ovvio no?
Ancora oggi esistono dei gruppi di artisti che cuociono le loro opere in questo modo, in buche del terreno coperte da materiale combustibile...  io ho variato leggermente il sistema,buttando i miei pezzi tra i carboni ardenti di una stufa di quelle vecchiotte... ricoperto dai tizzoni... l'ho lasciato là... ed ecco il risultato
ceramica selvaggia: o la va o la spacca... è proprio il caso di dirlo!!!!
La macchia nera è una bruciatura... certo queste cose nei forni appositi non accadono, ma posso ritenermi soddisfatta!!

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