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Cercando Alaska – Recensione dei Lettori Estinti

Creato il 11 marzo 2015 da Blog Dei Lettori Estinti @lettoriestinti

Cercando Alaska è stato il primo romanzo di John Green e negli Stati Uniti ha vinto numerosi premi come miglior libro per Young Adult.

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BREVE TRAMA:
Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una prestigiosa scuola in Alabama. È qui che conosce Alaska. Brillante, buffa, svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un enigma, un pensiero fisso, una magnifica ossessione.

Ho deciso di fare una recensione di Cercando Alaska perché dal primo istante ho amato questo libro. Spero di non annoiarvi!

Prima di iniziare vorrei fare una premessa: adoro John Green. Tutti i suoi libri mi hanno lasciato qualcosa, un avvertimento,un ricordo. Green non cerca di creare storie perfette, di raccontare vicende tragiche che si concludono con un lieto fine, di dare vita a personaggi perfetti,inavvicinabili al lettore; le sue storie sono spruzzi di un vissuto che potrebbe appartenere a chiunque, i personaggi sono ragazzi in cui ognuno potrebbe vedere un po’ di se stesso. Il linguaggio è scorrevole ed espressivo,alle battute e all’umorismo nero si alternano vere e proprie perle di saggezza e considerazioni sulla vita e sulla morte che spingono a riflettere.

“Non successe ovviamente. Mai che le cose andassero come mi aspettavo”

Si parla di amicizia e amore, e tragedia, pura sofferenza, che ti fa scendere le lacrime,che ti lascia un po’ di malinconia, ma è questo quello che fa di un libro, un Buon libro, perché tutte le emozioni, anche quelle tristi, sono ossigeno per noi lettori. Non serve dire che Cercando Alaska appartiene a questa categoria.

“ Vado a cercare un Grande Forse”

All’inizio del libro Miles lascia la sua noiosissima vita per cercare un Grande Forse,se stesso e alla fine ci riesce.

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Questo libro non è semplicemente un libro, ma è un romanzo di formazione (dovrebbero farcelo leggere a scuola). Ho letto questo libro lasciandomi travolgere letteralmente dalle vicende di Miles, Alaska e dei loro amici.

“I giovani si credono invincibili” non sanno quanto hanno ragione. La disperazione non fa per noi, perché niente può ferirci irreparabilmente. Ci crediamo invincibili perché lo siamo. Non possiamo nascere, e non possiamo morire. Come l’energia, possiamo solo cambiare forma, dimensioni, manifestazioni. Gli adulti, invecchiando, lo dimenticano. Hanno una gran paura di perdere, di fallire. Ma quella parte di noi che è più grande della somma delle nostre parti non ha inizio e non ha una fine, e dunque non può fallire”

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Ditemi come si fa a rimanere indifferenti leggendo questa frase?! Questo libro mi ha cambiato come ha cambiato Miles.

“Passi la vita inchiodato nel labirinto, pensando al modo in cui un giorno ne uscirai, e a come sarà fantastico, e immagini che il futuro ti trascinerà pian piano fuori di lì, ma non succede. È solo usare il futuro per sfuggire al presente”

E voi? Conoscete questo libro? Avete una frase preferita oppure come me amate il “pacchetto completo”?


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