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Cercare casa a Londra

Da Acrossthechannel

Abbiamo parlato delle diverse fasi che, in genere, un italiano vive in un anno quando si attraversa la Manica. Abbiamo anche parlato delle sfide quotidiane dell’essere single nella capitale inglese e di alcune delle tradizioni che a noi possono sembrare strambe inizialmente ma che poi cercheremo di esportare nel nostro paese (non il lavaggio piatti! Quello no!)

È forse tempo che si cominci a parlare di qualcosa di pratico e utile, come il cercare casa a Londra.

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In quasi cinque anni di vita oltre Manica ho cambiato casa 8 volte, il che fa una media di quasi 1 volta e mezza all’anno. Non male! Forse ciò non farà di me un esperto in materia di mercato immobiliare inglese, ma sicuramente mi ha aiutato ad acquisire un buon bagaglio di esperienza e “know how” quando si tratta di avere a che fare con il nemico, colui che non ascolterà mai quello che dici, colui che cercherà di fare sempre i suoi interessi: l’agente immobiliare.

Tralascerei i motivi che mi hanno portato a cambiare casa così tante volte in poco tempo, talune volte per via di padroni di casa non corretti, appartamenti che avrebbero fatto venire le lacrime agli occhi ad Oliver Twist, co-inquilini all’apparenza super amici e anche pazzi psicopatici e sociofobici con i quali sono finito a vivere. OK, lo ammetto per onestà intellettuale e per rispetto di questo blog: la mia capacità nel collezionare una serie innumerevole di cazzate ha contribuito notevolmente. Io non ho fatto la guerra, dovrò pur avere qualcosa da raccontare ai miei nipoti!

Prima di proseguire, ci terrei a chiarire ulteriormente che, come per altri articoli in questo blog, saranno gli espatriati italiani (o comunque non madrelingua inglese in genere) e che vogliono avere una casa tutta per loro a ritrovarsi maggiormente in quanto dico e che forse potranno trarne consiglio.

L’agente immobiliare, questo sconosciuto.

1. Gli agenti immobiliari tendono a non ascoltare quello che direte loro. Anche dopo anni che vivo che in questo paese, con una buona esperienza in fatto di traslochi, con un bagaglio di raccomandazioni ricevute da amici inglesi del posto, con una più che discreta conoscenza linguistica, una giacca e cravatta perché tanto l’abito fa sempre il monaco e soprattutto dopo aver chiarito che (a) questi sono i requisiti che la casa che sto cercando deve avere e (b) non ho tempo da perdere, anche nell’ultima occasione ho incontrato agenti che mi hanno trattato come se avessi appena messo piede sull’isola e senza la men che minima idea di come il mondo funzioni. Proveranno a fregarvi? Lungi da me il voler lanciare calunnie su un’intera categoria. Diciamo che proveranno con diplomazia (a volte neanche tanta) a rifilarvi tutto ciò che i nazionali britannici non si prenderebbero mai.
2. Sì, proveranno a vendervi gli avanzi. Pensate a tutte quelle abitazioni del nostro Paese dove spesso vivono 15 persone in 30mq, da poco giunte da oltre confine. Voi ci vivreste? No, ma se quelle abitazioni sono ancora su mercato vuol dire che qualche disperato che se le prende lo trovano. Qui funziona un po’ allo stesso modo. Il numero di giovani italiani, spagnoli, francesi, greci arrivati per fare “l’esperienza all’estero” è altissimo e gli agenti sanno che vale la pena provarci perché 7 volte su 10 l’inesperto che veramente è appena atterrato a Stansted lo trovano. Ho fatto parte di quei 7 un paio di volte.
3. Rispetto, quello che (secondo loro) vi meritate. Mi spiace dirlo, ma è così: in linea di massima, un agente immobiliare del centro di Londra si sentirà in dovere di trattare chiunque abbia un basso livello di inglese, poca conoscenza della città e idee non chiare con poco o quasi zero rispetto. Vi presenterete all’appuntamento e, nel non veder arrivare nessuno, proverete a chiamare l’agenzia e un collega vi riferirà che “Oh mi spiace, James ha avuto un imprevisto, non ti ha avvisato?”. Vi presenterete all’appuntamento per scoprire che la casa che vi viene mostrata non è quella che avevate visto sull’annuncio. “Mi spiace, quella è stata già affittata. Questa è simile”, vi rassicurerà James, ignaro del fatto che certe cose andrebbero anticipate prima. La nuova casa che James vi mostrerà, che non è quella sull’annuncio per a quanto pare è stata affittata nottetempo, non ha nulla a che fare con i requisiti che avevate fatto presente. È bene che lo mettiate in conto sin da subito: molti dei vostri appuntamenti si risolveranno in una perdita di tempo.

Gli annunci. Imparate a leggere.

1. Ne troverete tanti, troppi, più di quanti vi aspettavate. Imparate a fare una buona cernita. Mi riferisco soprattutto a chi sta pensando di attraversare la manica ora per la prima volta e sta dando un’occhiata ai siti immobiliari per farsi un’idea: diffidate (come chiunque abbia un minimo di buon senso e sale in zucca) da chi vi promette un attico a Knights Bridge per £500 al mese, solo perché il proprietario viaggia sempre e ha bisogno di qualcuno che viva lì, “quindi se mi mandi l’anticipo tramite Western Union mi assicurerò di farti avere le chiavi quanto prima”. Conosco gente che c’è cascata, anche dopo anni di Londra.
2. Gum Tree (l’equivalente di Porta Portese a Roma) è dove potete sperare di trovare annunci di privati, evitando così di passare per agenzie e risparmiare gli inutili oneri che si prendono. Gum Tree è anche un calderone senza fondo dove la gente posta di tutto, quindi assicuratevi di avere un buon feeling e di aver almeno parlato con il padrone di casa prima di andare all’appuntamento. Anche su Gum Tree comunque, la maggior parte degli annunci saranno stati postati da agenzie immobiliari.
3. Annunci esca. Troverete l’annuncio che fa per voi, il prezzo ideale per il vostro budget, nella zona dove vorreste vivere e le foto sembrano anche carine. Sono le 8.30 di mattina, vi siete svegliati di buon ora solo per essere tra i primi a chiamare, telefonerete e James vi dirà che quella casa è già stata affittata. Capiterà spesso. Ancora mi chiedo: la casa in questione, è mai stata su mercato o è solo un’esca astuta per attirare la gente a chiamare l’agenzia e prendersi i loro dati? A tempo perso, mi sono preso la briga a volte di fare controlli incrociati e devo dire che in alcuni casi l’annuncio era vero. In alcuni casi, la maggior parte delle volte si tratta di esche.
4. Alcuni siti vi chiederanno di pagare una tassa di iscrizione, soprattutto se state cercando una camera in una casa in condivisione. Ho provato entrambi e l’ultima casa dove ho vissuto l’ho trovata tramite un sito a pagamento: se non sbaglio la tassa era di £12 per un mese di iscrizione. Ho creato il mio profilo con i miei requisiti e qualche giorno dopo sono stato contattato dai miei co-inquilini. Questa non è assolutamente l’unica scelta, forse la migliore se siete a corto di tempo e volete andare sul sicuro, evitando tanti perdi-tempo. Se potete concedervi più calma, riuscirete tranquillamente a trovare qualcosa senza pagare iscrizioni.

L’appuntamento. Massicci e incazzati.

Avete preso l’appuntamento, James si presenta e la casa che vi mostra è addirittura quella sull’annuncio. Siete dentro! Ecco

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una serie di consigli su cosa chiedere e cosa controllare.
1. Moquette o parquet. Diciamocelo, la moquette con gomitoli enormi di polvere che rotolano per casa soffiati dal vento come in uno Spaghetti Western fa schifo, eppure qui va ancora per la meglio. Se trovate il “carpeted floor”, controllate che sia stato lavato professionalmente di recente o che venga fatto prima del trasloco. È obbligo che la casa venga fatta pulire “professionalmente” (tappeti compresi!) prima che il nuovo inquilino prenda possesso. Pretendetelo. I tappeti hanno bisogno di cura se vogliamo evitare di condividere il divano la sera con degli acari giganti che ci chiedono di cambiare canale. Chiedete se nella casa c’è un aspirapolvere degno di nome. Se la riposta è no, quella sarà un’altra spesa a vostro carico.
2. I topolini qui sono di casa, nel vero senso della parola. Abituatevi all’idea: non significa che le case sono sporche, non significa neanche che gli inglesi sono sporchi. Io personalmente lo attribuisco al modo in cui le case sono costruite e manutenute. Dove vivo ora, in un edificio moderno di nuova costruzione, non ce n’è traccia ma negli edifici del centro o nelle classiche case vittoriane sicuramente avrete ospiti. No panic, è normale… ma fino a un certo punto. Durante la prima visita aprite credenze e sportelli, soprattutto quelli bassi, per controllare se ci sono trappole in giro. Se ne trovate 10 in un ambiente di 15mq, allora la cosa è preoccupante. Controllate davanzali e superfici per eventuali escrementi lasciati in giro dal co-inquilino (umano e non, non si sa mai).
3. Il bagno. Nelle ultime case che ho visitato prima di firmare il contratto, la prima cosa che facevo era andare dritto in bagno per controllare. Cosa vogliamo controllare? (a) Il lavandino: ha le dimensioni di un secchiello da spiaggia o è abbastanza grande da potersi lavare il viso la mattina? Ha un rubinetto per l’acqua calda e uno per l’acqua fredda o un miscelatore come ci si aspetta di trovare in qualsiasi bagno del 21esimo secolo? (b) La doccia: ne esce un bel getto d’acqua o un rivolino che cola lungo la parete che per lavarci dobbiamo spiaccicarcici contro come un geco? La doccia ha una pompa esterna (la vedrete perchè sembra una di quelle cose che si trovano nelle docce a gettoni e fa un rumore assurdo) o utilizza una pompa centralizzata? Meglio la seconda in quanto la prima tende a rompersi più facilmente. (c) C’è la finestra in bagno? Sicuramente no, ma meglio controllare. (d) Questo vi farà venire i brividi: c’è la moquette in bagno? Sì, capita.
4. Le finestre. Tenete a mente una cosa: se l’affitto per un appartamento in zona 2 è di £700 al mese, non vuol dire che è un affare! Ci saranno molti più costi aggiuntivi di quanto immaginiate. I riscaldamenti costano e avere delle buone finestre è cruciale. Le finestre dovranno avere possibilmente doppi vetri e niente fessure sul telaio. Nelle case vecchie si troveranno finestre in legno, con un solo vetro e con spifferi che porteranno una poco piacevole tramontana in tutta casa. Credetemi, ciò influisce MOLTISSIMO sulla bolletta, nonché sulla vostra salute.
5. Gli elettrodomestici sono classe A? Se non lo sono, pagherete di più in bolletta per l’elettricità.
6. Council Tax. Non sto a spiegare cos’è perché tanto lo capirete presto, ma va pagata e varia da zona a zona. Se chiederete a James a quanto ammonta lui non ve lo saprà dire ma James, in quanto agente immobiliare professionale, è tenuto a dirvi quanto potrebbe essere. Se non lo sa, chiedete che si informi per voi! Potete controllare qui a quale banda quella casa appartiene e farvi un’idea. Se siete single avrete il 25% di sconto. Se siede studenti non la pagherete allo stesso modo come se appartenete ad altre categorie che potete trovare sul sito del vostro council. Il council tax e quanto detto al punto 4 e 5, influiranno notevolmente sulla vostra spesa mensile ed è ciò sui qui vorrete fare quanta più chiarezza possibile PRIMA di firmare il contratto ed un buon agente dovrebbe sapervi aiutare.
7. Ci sono spese aggiuntive, come spese di condominio? Chiedetelo. Vi verrà sicuramente detto ma si guarderanno bene dal dirvelo subito, aspetteranno che vi siate innamorati abbastanza del posto e poi lo faranno presente. Innamorarsi ci rende stupidi, quindi chiedetelo prima che ciò accada!
8. Ammobiliato o non ammobiliato? Se il posto non è ammobiliato ovviamente costerà di meno, ma tenete a mente che reperire mobilio è un impresa e prende tempo, nonché soldi: viaggi da Ikea o nei mercatini dell’usato, acquisti su Gum Tree di cose che poi comunque dovrete andare a prendere. In alcune situazioni ciò può essere conveniente e questo dipende da voi. Se la casa è ammobiliata assicuratevi che tutto ciò che vedete al momento della visita rimanga dentro (spesso le visite avranno luogo quando l’inquilino precedente ancora ci vive quindi è bene sapere cosa è suo e cosa no). Non siate timidi a sdraiarvi sul letto o sedervi sul divano per assicurarvi che tutto funzioni: state facendo un acquisto non indifferente, quella sarà la vostra futura casa e avete tutto il diritto di farlo!
9. Pentolame e stoviglie: rimangono o se ne vanno? Se rimangano, parliamo di roba con incrostazioni di ruggine che farebbero venire il tetano ad un armadillo o sono cose effettivamente utilizzabili?
10. Inquilini attuali: vi verrà in mente di fare domande a chi attualmente vive in quella casa. Fate attenzione: potrebbe trattarsi di persone che hanno disdetto il contratto d’affitto prima della scadenza e che quindi, in caso non venga trovato un sostituto prima della loro dipartita, si troveranno a dover pagare degli oneri aggiuntivi. Pur di farvi prendere quel posto, vi diranno quindi che la Regina Elisabetta passa tutte le mattine a portare la colazione e che la fermata della Central Line è accessibile direttamente dall’armadio. Altre volte l’inquilino uscente non ha nessun interesse perché tanto il contratto è scaduto e se ne deve andare, in qual caso i suoi consigli potrebbero essere utili. Come dico a tutti quelli che decidono di avvicinarsi a questa città: trust no one!

Come sono gli affitti a Londra?

Vi ritroverete a rispondere a questa e a tante altre domande (com’è la vita a Londra? Com’è il cibo a Londra? Ma è vero che piove sempre?) durante i vostri rientri in patria per le vacanze. Gli affitti a Londra? Sono cari! Tutto è caro qui! Prima ve lo mettete in testa meglio sarà per tutti! Detto questo, non è impossibile viverci. Questo articolo riguarda maggiormente chi decide di affittare un appartamento piuttosto che una camera, in quanto si basa sulla mia esperienza e ho sempre cercato di fuggire le convivenze forzate, di qualsiasi genere. Vivere soli costa ovviamente molto di più quindi mi spiace dirvelo, ma non sempre il lavoro potrà permettervelo, soprattutto se siete poveri cuori single. Al di là del fatto se viviate in compagnia o no, ci sono delle regole comuni:
1. Gli affitti costano e i trasporti ancora di più. Come già detto, non vi lasciate ammaliare da un affitto basso ma cercate di guardare The Big Picture, quello che c’è oltre. L’affitto è basso ma la casa è in zona 3: pagherete circa £136 di abbonamento mensile per arrivare in zona 1, se è lì che lavorate. L’affitto è basso ma la casa è in centro a Richmond: sono circa £115 di Council Tax, più £167 di abbonamento mensile per arrivare in zona 1. Devo continuare?
2. Vivere in centro o no? Io non sono un tipo da centro e ho scelto di vivere in zona 3, e mi va bene così. Lo devo ammettere però: ci sono ovviamente degli svantaggi. Viaggi più lunghi per arrivare al lavoro, cambi di metropolitana per arrivare in centro e pochissime scelte di bus notturni se si passa la serata fuori con gli amici si fa tardi. Tutte cose che a volte fanno passare la voglia di uscire. Vivere in centro permette a volte di essere molto più vicini al lavoro e risparmiare sui mezzi pubblici e di godersi la Londra da cartolina. D’altra parte, in periferia forse si ha un tocco di vera “britannicità” che in centro non si trova. Se è la prima volta che venite a Londra finirete sicuramente in qualche zona centrale, come già spiegato, e va bene così. Non fatevi prendere dall’ansia, troverete il vostro angolo di Londra perfetto. Questa città ne ha uno per tutti.

La casa vi piace e volete prenderla: le contrattazioni.

James vi chiederà di mettere subito un’offerta sulla casa senza pensarci oltre perché ci sono altre 15 persone che la vogliono. James esagera ovviamente, ma non ha tutti i torti: il mercato immobiliare a londra va veloce! Vi ricordate la casa affittata nottetempo? Potrebbe succedere veramente quindi non ci pensate troppo e mettete un’offerta. Vi verrà chiesto di pagare una quota per l’offerta che farete: in caso il padrone di casa accettp la vostra offerta, la quota pagata verrà detratta da l’anticipo. Se il padrone di casa non accetta  e ne propone un’altra, potete provare a rilanciare, accettare o riprendervi i soldi e proseguire con la ricerca. Se il padrone di casa accetta ma voi ci ripensate, dite addio ai vostri soldi. Non esagerate troppo con il gioco del lascia o raddoppia, fate offerte ragionevoli e presentate motivazioni pratiche, basate magari su ciò che avete notato nella casa e che non va. Il più delle volte riuscerte ad abbassare l’affitto di un po’, altre il padrone di casa sarà irremovibile. Solitamente le contrattazioni si risolvono in una giornata.

Il deposito: sono soldi vostri, non dimenticatevene!

Per legge il padrone di casa (o l’agenzia, se questa fa da intermediario) è tenuto ad assicurare il vostro deposito in uno dei tre Deposit Protection Scheme. Assicuratevi che ciò venga fatto e il contratto dovrà anche menzionare quale dei tre è stato scelto. Ciò assicurerà che vostri soldi siano sicuri e soprattutto che vi verranno restuiti alla fine del contratto (io sto ancora aspettando di riavere il mio deposito pagato per la prima casa affittata in questo Paese).

Londra è grande, ha tante cose belle da offrie ma anche tante cose brutte. Aprite gli occhi e rendetevi conto di ciò che avete davanti. Anche a 3000 km da dove siete nati si può trovare un angoletto che, con il tempo, imparerete a chiamare casa. Come già detto, Londra ne ha uno anche per voi, ne sono sicuro. Tutto sta a cercarlo.


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