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Cercasi Cenerentola: recensione spettacolo al Pala Banco di Brescia

Creato il 11 febbraio 2014 da Luana Savastano @VistaSulPalco

Visto: 7 febbraio 2014 - Teatro: Pala Banco di Brescia (BS)

Cercasi Cenerentola
a cura di Luana Savastano

Quando leggi in cartellone i nomi di Paolo Ruffini e Manuel Frattini, lo spettacolo non può che promettere divertimento e tanto humor, quello buono. E così è stato anche per la teppa bresciana al Pala Banco di Brescia (ex PalaBrescia) di Cercasi Cenerentola, la nuova produzione della Compagnia della Ranca, 30 anni, quest’ultima, ma non li dimostra.

Quasi tre ore all’insegna del divertimento puro, in cui i due hanno mostrato al pubblico, ancora una volta, il loro grande affiatamento e la loro incredibile bravura, catalizzando l’attenzione dei presenti in sala in ogni scena (come se di tale dimostrazione ce ne fosse bisogno, visto con quanto affetto sono stati incitati per tutta la durata dello spettacolo).

Fatto sta che, con Cercasi Cenerentola, la Rancia (in collaborazione con Medina Produzioni) ha fatto ancora centro. Certo, gli elementi cardine della storia che tutti noi conosciamo molto bene c’erano proprio tutti, ma Saverio Marconi e Stefano D’Orazio hanno svecchiato di molto la fiaba dei fratelli Grimm, rendendola attualissima nelle scene e nei dialoghi.

Così, un Principe un po’ scapestrato, che pensa solo alla “sua” Maria Pia (bisogna vedere lo spettacolo per capire chi o cos’è), deve all’improvviso fare i conti (per volontà del padre, sovrano) con il nome che porta, e iniziare ad assumersi le proprie responsabilità per il bene del popolo di Microbia, il suo popolo. A guidarlo in questo non facile compito c’è il ligio Rodrigo,  fidato consigliere, pronto a venire in suo aiuto in qualsiasi momento. E poi c’è lei, Cenerentola, bistrattata dalle sorellastre, ma caratterizzata da una forte determinazione che le permetterà di coronare il suo sogno d’amore.

Ed ecco una prima novità dello spettacolo targato Marconi-D’Orazio: Cenerentola non è più la classica principessa da cliché, qui diventa una donna forte e determinata, a tratti coraggiosa nel difendere i propri ideali, ma anche tenera nei momenti di assolo e spiritosa nelle scene insieme agli altri personaggi, sostenuta addirittura da simpatici animali da fattoria (ebbe sì, gli autori non si sono fatti mancare niente, nemmeno un divertente “ensemble a quattro zampe”). Brava dunque Beatrice Baldaccini nel dare sfaccettature diverse al suo personaggio, mantenendo sempre una limpidezza interpretativa e canora (la direzione vocale è affidata a Lena Biolcati, vorrà pure dire qualcosa?). Poi ci sono loro: Paolo Ruffini e Manuel Frattini, vulcanici e travolgenti, veri mattatori della serata, capaci di rendere il pubblico parte integrante dello spettacolo. Principe dalla scanzonata e assolutamente caratterizzante verve toscana il primo, consigliere dal grande cuore e dall’immenso talento di performer ormai consolidato, il secondo.

Da menzionare l’ottima prova di Claudia Campolongo e Silvia Di Stefano, entrambe “veterane” del mondo del musical, che hanno dato colore, spirito e spessore alla Fata Clementina e alla sorellastra Anastasia. Ma un “bravi” va anche a tutto il cast: Laura di Mauro, Roberta Miola, Gianluca Sticotti, Silvia Contenti, Luca Spadaro, Rossella Contu.

Allegre e frizzanti, dal dichiarato sound un po’ retrò, un po’ rock, un po’ fantasy, un po’ rap sono le musiche originali di Stefano Cenci, perfettamente integrate con le fresche e vivaci coreografie di Gillian Bruce, i colorati costumi di Carla Accoramboni e le altrettanto “magiche” scenografie di Gabriele Moreschi.

Ma come in tutte le fiabe che si rispettino, il finale ha il profumo dei fiori d’arancio e il Principe e Cenerentola, con la “benedizione” di Maria Pia, anch’essa tra i protagonisti sul palco, possono governare insieme… Immantinente!

Sito web dello spettacolo: www.cercasicenerentola.it

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