Un giorno, quando in molte parrocchie padane gli attuali preti, plaudenti alla nuova alleanza tra tribalismo e cattolicesimo, andranno in pensione, da chi saranno sostituiti?
La base leghista, che tanto tiene alle tradizioni, dovrebbe cominciare a preoccuparsi. Eliminando a priori l'ipotesi di sacerdoti negher, terun, musi gialli e musi aztechi, su chi potranno contare per celebrare messa? È giunto il momento che le famiglie padane autentiche si sacrifichino, ciascuna imponendo a uno dei figli delle proprie (numerose?) cucciolate di seguire l'indispensabile vocazione sacerdotale.
E infatti, come scrive oggi Avvenire, il calo delle vocazioni
È una realtà con cui gli istituti religiosi sono chiamati a fare i conti, rilanciando al tempo stesso il proprio carisma con linguaggi non obsoleti. Ma puntare sui «serbatoi» di chiamate all’estero non è la strategia giusta. «Occorre non perdere la speranza ed essere convinti che il Signore continua a chiamare alla vita consacrata proprio là dove una congregazione è sorta e affonda le sue radici». Lo sostiene, con dati alla mano raccolti in otto anni d’esperienza, il messicano Germán Sánchez Griese, laico consacrato del Regnum Christi, organizzatore in tutto il mondo di corsi per animatori vocazionali.
In fondo, come prosegue l'articolo, basta poco per stimolare la domanda: esempi luminosi sono quelli della
suor Elvira Maria de Witt [la quale] ha riferito come nella laicissima Olanda – dove i non credenti sarebbero poco meno di un terzo della popolazione, che supera i sedici milioni e mezzo di abitanti – si è servita di Internet per far conoscere il suo convento tramite un blog. E fra le ragazze che hanno iniziato a scrivere, le novizie – assicura la religiosa, ex cantante lirica originaria di Amsterdam – non sono tardate ad arrivare: almeno due all’anno. Un risultato sorprendente. È successo anche ad altre suore nel nostro Paese: dopo aver attuato per sette o otto anni le metodologie apprese, hanno visto sorgere nuove vocazioni autoctone, italiane al cento per cento.
Ben due vocazioni all'anno con un solo blog! Pensate un po' cosa potrebbe ottenere il raduno annuale della camicie verdi a Pontida! Se finora Bossi ha tentennato non sarà stato mica perché aveva un figlio a rischio seminario (della gioventù), che magari poteva recare qualche danno alle vocazioni future?¹
Insomma, è giunto il momento che anche la Lega contribuisca seriamente a proporre un cammino di fede al popolo padano: adesso, più che portare l'acqua del Po dal Monviso a Venezia, è giunto il momento di portarla nelle acquasantiere delle chiese del proprio territorio affinché nuovi preti autenticamente granapadani dop possano garantire omogeneità alla propria comunità. L'identità è importante, anche per impartire sacramenti e dire messa.
¹Fare il consigliere regionale è mestiere talmente attraente di suo che non rischia di far crollare il suo appeal anche di fronte ad esempi come il Trota.