Cercasi visto 457 disperatamente

Creato il 17 aprile 2013 da Lamagadioz

Il Primo Ministro australiano Gillard cerca di ottenere un visto per lavorare in Australia…

Ragazzi dall’Australia non arrivano buone notizie, ve lo dico. Mettiamoci comodi e parliamone.

Grazie a una segnalazione della nostra amica Susy (la mia informatrice ufficiale ) sono venuta a conoscenza di quanto segue.
Il governo Gillard si sta allarmando per la crescente immigrazione verso il proprio paese e così ha iniziato a stringere i rubinetti cambiando un bel po’ di regole, soprattutto il per il visto lavoro temporaneo 457.  Il partito Liberale, oggi all’opposizione, vorrebbe invece allargarli questi rubinetti e rendere il programma 457 un pilastro dell’immigrazione.
In poche parole il partito della Gillard vorrebbe inasprire il programma 457, alzando ad esempio il livello di inglese richiesto e investigando meglio il procedimento di approvazione dei visti. Il partito Liberale ha chiesto spiegazioni a quello Laburista il quale ha risposto per voce di Brendan O’Connor, Ministro dell’Immigrazione e della cittadinanza in Australia.
Il quale O’Connor si è messo a dare i numeri, letteralmente.

Dunque, secondo il ministro dell’Immigrazione a febbraio 2013 i lavoratori con visto 457 erano ben 107510, il 21,5% dello stesso periodo nel 2012. E 5860 nuove candidature per il 457 sono state presentate sempre a febbraio di quest’anno….un bel 9,5% in più rispetto al mese precedente!

Tutto questo succede in un momento in cui il tasso di disoccupazione in Australia è del 5,4% che non è niente paragonato al nostro (dalle ultime stime pare sia del 12% mentre quella giovanile del 38%…), ma per il ministro è comunque significativo per gente come, ad esempio, i programmatori del settore Information Technology che non riescono a trovare lavoro a Sydney o Melbourne.

I salari reali e nominali dei possessori dei visti 457 sono scesi tra il 5 e il 12% nel settore It. Per il ministro questa discesa dei salari non è coerente con l’assunzione di persone provenienti dall’estero: se è difficile trovare programmatori, il salario offerto ai pochi che si trovano dovrebbe essere maggiore, non scendere.

E tenete conto che in generale un possessore di visto 457 costa di più, al datore di lavoro, rispetto a un lavoratore locale.

A preoccuparsi della possibile stretta sul 457 sono le industrie minerarie che usano molto questo visto per assumere lavoratori stranieri, visto che agli australiani non piace troppo il lavoro in miniera.

Ma per O’Connor l’utilizzo del visto 457 è aumentato molto in Tasmania, South Australia e nel NEW South Wales e molto meno nel settore minerario come invece si ipotizza.

Per il governo il problema non è usare il 457 per trovare minatori, ben venga se serve per colmare la scarsità di manodopera locale, ma se il visto viene usato in altro modo, questo si che può danneggiare il mercato del lavoro locale.

Ad esempio, nel Western Australia esiste un progetto di costruzione che sta impiegando 500 lavoratori con il 457 e neanche uno, badate bene uno, lavoratore locale! Oppure il caso di un’azienda di Parramatta che impiegava amministratori di programma  che in realtà lavoravano come guardie di sicurezza!

Ma ci sono anche altri problemi, vale a dire il trattamento di alcuni lavoratori stranieri: alcuni di loro sono stati costretti a fare lavori extra senza essere pagati (come pulire la casa del datore di lavoro) e altri non parlano troppo degli abusi per paura di perdere il lavoro.

Insomma anche gli aussie giocano con le regole e con i visti a quanto pare….tutto il mondo è paese!

E indovinate un po’ qual è il settore che preoccupa di più il governo? L’hospitality, il settore dei ristoranti, bar, hotel e simili. Qui le candidature per il 457 sono aumentate del 110% nei primi mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012! Questo settore e’ molto utile per i giovani australiani che cercano un primo impiego mentre stanno studiando o vanno all’università. Ed è preso d’assalto dai ragazzi stranieri per ottenere facilmente un primo impiego e sperare in uno sponsor.

Ed ecco la domanda da un milione di dollari che si pone il ministro dell’Immigrazione: “Perché l’Australia ha bisogno di sponsorizzare lavorato stranieri per farli lavorare nei bar e nei ristoranti? Non può impiegare i giovani australiani?”

Tutto ciò, secondo O’Connor, avrà l’effetto di ridurre ulteriormente gli stipendi in questo settore ed è ingiusto, dice, soprattutto per quei datori di lavoro “che fanno la cosa giusta, proponendo il posto prima di tutto agli australiani”.

Per il ministro occorre quindi rivedere l’utilizzo decisamente fuori controllo che si sta facendo del visto 457 in Australia, per evitare che a rimanere fuori dal mercato siano soprattutto gli australiani.

Negli ultimi anni l’economia australiana è stata largamente supportata dalle sue risorse naturali di cui è molto ricca ( a differenza nostra). E molte industrie minerarie hanno fatto affidamento sul visto temporaneo 457 per poter assumere manodopera, perchè evidentemente a molti australiani sta stretto il lavoro in miniera.

Per le aziende che assumono lavoratori stranieri il costo è elevato perchè ogni lavoratore assunto con il visto 457 costa il 20% in più di un lavoratore locale. Il 457 è usato anche dalle aziende dei servizi sanitari, sociali e quelle di lavorazione degli alimenti solitamente ubicate nella aree regionali dell’Australia.

Secondo un recente studio della National Farmers’ Federation, ci sono 2.5 impieghi per ogni studente laureato in discipline agrarie.

La stretta sul visto 457 ha tre possibili conseguenze:

  • Potrebbe rappresentare un brutto colpo per quelle aree regionali che contano su questo visto per attrarre lavoratori.
  • Potrebbe creare maggiori opportunità per chi ha il Working Holiday Visa ed è disposto a lavorare in fattoria, mettendo al sicuro il secondo visto per un altro anno in Australia.
  • Con una minore possibilità di ottenere il 457, la scelta del visto ricadrà sul General Skilled Migration program che prevede un procedimento più lungo e molto più scrupoloso del 457 ma una volta ottenuto da sicuramente maggiori garanzie, anche per una possibile futura residenza permanente.

In ogni caso, tutto deve ancora essere dibattuto in Parlamento e approvato. La battaglia non sarà facile perchè il partito Liberale, insieme alle grandi industrie soprattutto del settore minerario, puntano a difendere il 457.

In ogni caso, sento dalle vostre testimonianze che la situazione in Australia sta diventando sempre più difficile e che risulta complicato travare uno sponsor lavorando nella famose città come Sydney o Melbourne. Stella ci racconta:

“Anche io e il mio ragazzo siamo in Melbourne da Novembre 2012 e nonostante lui sia elettricista non ha trovato impiego presso una ditta. Certo con la “rottura” del WHV (6mesi ogni datore) capisco che sia difficile piazzarsi per lavori a lungo termine e l’hospitality rimane quindi il primo settore di rimpiazzo, eppure anche lì abbiamo lasciato fiumi di carta e nessuna risposta!infine io mi sono arrangiata e da buona italiana mi sono rimboccata le maniche e sono andata a fare la governante nelle villozze di questi ricconi mentre il mio ragazzo si è dato a lavoretti in nero da lavapiatti (grazie ad un amico) ad elettricista per un farabutto..ora siamo in stallo partiremo per le farm per guadagnare il secondo anno, perchè nonostante io ami ardentemente tornare a casa, credo che giunti fin qui tanto valga spingere fino alla fine! Onestamente non so se sapendo ciò che so ora di questa terra dorata, partirei di nuovo..ma appoggio il commento dell’inutile rimuginare, quindi tanto vale non pensarci!”.

Verrebbe da consigliare a chi vuole lavorare in Australia di puntare sulle aree regionali che cercano giovani lavoratori che abbiano voglia di lavorare sodo e di sporcarsi le mani, cosa che sempre meno gente è disposta a fare a quanto sembra.

E voi che siete in Australia….come va la vostra ricerca del lavoro? Cosa consigliereste a chi vuole partire?


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