Un diamante è per sempre, in fondo, no? Lo dice anche la pubblicità!
Eppure, tralasciando la retorica e le emozioni, la merce di scambio più preziosa del ventunesimo secolo non sono i diamanti: è il tempo.
Sì, il tempo.
Chi può dire di averne a sufficienza?
O di averne addirittura d'avanzo?
Sarà il lavoro? Sarà il logorio della vita moderna?
Siete sicuri?
E che dire di mia madre, pensionata? Nell'età in cui potrebbe avere tutto il tempo per sé, è talmente presa da mille impegni da lamentarsi a voce alta: “Non ho tempo di far nulla, uff...”
Certo, tra beneficenza, balli di gruppo e marmellate, di tempo gliene resta ben poco, non trovate anche voi?
E io? Io ho tempo d'avanzo?
Ah, non certo io che corro da un posto all'altro, da un delirio al successivo senza soluzione di continuità. Certe volte mi sembra che la mia vita sia solo una grande rincorsa verso un balzo che tarda ad arrivare. Mi sento come un giocattolo a molla caricato allo spasimo, ma che nessuno attiva.
Ci sono giorni, anzi periodi dell'anno, in cui mi alzo dal letto, vado al lavoro, torno dal lavoro e vado a letto. O almeno mi sembra di fare solo questo. Ripensandoci bene, ci sono anche le faccende di casa a cui pensare: lava, stira, stendi e pulisci. Wow!
E mi dimentico di richiamare gli amici, salto i compleanni, scordo gli anniversari.
Non ho tempo, non ho tempo, manco fossi il Bianconiglio alle prese con la Regina di Cuori!
Non ho tempo per fare tutto quello che vorrei.
Non ho tempo per gli amici, almeno non come vorrei.
Non ho tempo per leggere, figurarsi per scrivere.
Almeno non come vorrei.
E avrei tante idee, perché non metterle in pratica?
Ah, già: non ho tempo.
Ma sarà vero? O è solo una scusa? Questo fuggi-fuggi è forse il vero male del nostro secolo?
Scegliamo noi di non avere tempo o riempiamo la nostra agenda di inutili appuntamenti per la paura del vuoto che ci circonda e che potrebbe ingoiarci in un sol boccone?
Dovrei diventare zen come il mio vicino?
Scusate, ho visto passare il Bianconiglio, devo andare…