Negli ultimi giorni la Ceres, nota marca di birra danese, ha lanciato in Italia una campagna veramente creativa sui social media, in altre parole usando mezzi di comunicazione non convenzionali e con la cartellonistica nelle diverse città italiane, ovvero mezzi di comunicazione tradizionali.La campagna sfrutta così il momento di transizione che sta vivendo il Paese per promuovere il proprio prodotto tramite video, volantini e manifesti, invitando al popolo a recarsi alle urne il prossimo 24 e 25 febbraio in una maniera molto simpatica. Non tutti però hanno saputo prendere la campagna nel verso giusto, infatti, nei social network si sono scatenati diversi dibattiti fra i diversi utenti, c'è chi non era a conoscenza dei due giorni di voto, chi afferma che andare alle urne non sia il modo giusto per cambiare il Paese e chi reagisce in maniera alquanto maleducata.
Non c'è da stupirsi che la Ceres crei campagne comunicative vincenti, ma forse questa volta l'azienda non ha saputo tener conto delle reazioni del popolo. Che sia stata una cosa voluta per far parlare del proprio marchio, oppure sia solo una mancata di attenzione da parte dei "creativi" che hanno ideato la campagna?
Io personalmente penso che l'azienda abbia avuto un'ottima idea nel promozionare il proprio brand in questo modo, ma spesso neanche i più esperti di marketing possono sapere le possibili reazioni delle persone. Ognuno di noi ha una propria storia ed è impossibile conoscere tutto affondo.