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Ceres4art: arte contemporanea, birra e musica in nome della 'contaminazione'

Creato il 27 novembre 2010 da Mariellacaruso
Ceres4art: arte contemporanea, birra e musica in nome della 'contaminazione'
Contaminazione è una parola che mi perseguita da due giorni. Erano contaminazioni tra generi musicali quelle di Elisa che ha invitato il rapper Fabri Fibra a rimare un suo pezzo. Sono contaminazioni quelle tra la Ceres e l'arte contemporanea e ancora quelle tra i luoghi dell'arte contemporanea e le feste del progetto nel Brand New:Art di Mtv.
Per dirla con Luca Beatrice, critico d’arte torinese che presiederà la giuria di qualità della quarta edizione di Ceres4Art , concorso per giovani artisti emergenti chiamati a farsi venire l'ispirazione prendendo come spunto una bottiglia di Ceres: (nella foto l'opera di Luca Pasini premiata nella scorsa edizione) “Contaminazione è la parola d’ordine della cultura contemporanea".
Partendo dal fatto che l'arte contemporanea mi limito guardarla, spesso ad apprezzarla in quanto tale per l'originalità ma altre volte a non capirla affatto (ho ancora impresse nella mente due installazioni della Biennale di Venezia del 2005: il lampadario di Tampax (nella foto) della portoghese Joana Vasconcelos e un'altra della quale non ricordo il nome e l'artista che invitava a scegliersi la musica per il proprio funerale e poi a stendersi per vedere l'effetto che avrebbe fatto) l'idea di portare djset e concerti live nel nome dell'immancabile 'contaminazione' dentro uno spazio espositivo - dove va da sé saranno esposte anche le opere del concorso Cere4art - è una cosa che mi affascina.
Ceres4art: arte contemporanea, birra e musica in nome della 'contaminazione'
Sono pochi, infatti, i ragazzi ad entrare di propria spontanea volontà dentro un museo. E se a spingerli sono una festa evento di Mtv con ospite fisso Boosta dei Subsonica (“Sono felice di essere stato tirato a bordo in quest’arca di Noè dell’arte – ha ammesso il musicista -. Trovo che sia un’assonanza tra nuova musica e nuova arte e questo concorso è un po’ come l’avvento del campionatore nella musica perché permette a chi ha idee di metterle in pratica anche in assenza di una preparazione specifica”) e una Ceres poco importa. Qualcuno forse ritornerà anche in luoghi come Napoli - tappa al Madre - e Catania - in una location tra la fondazione Brodbeck, la fondazione Puglisi-Cosentino o il Palazzo della Cultura - dove l'arte contemporanea tra le giovani generazioni è vista come i cavoli a merenda.

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