misterioso e apparentemente immotivato suicidio di un giovane professore di lettere, insegnante in un liceo di Albenga”. Ad un certo punto quando il caso sta per essere archiviato il sornione ed indisciplinato commissario Calcagno, mosso dalla sua proverbiale testardaggine e dalla curiosità, comincerà ad indagare per conto proprio, coadiuvato dal fido collega e amico Rossetti (e con il burbero Commissario Gervasi che per una volta chiuderà un occhio), sui perché un uomo sereno, benestante, giovane, e invidiato per l’avvenenza della propria moglie possa decidere di colpo di togliersi la vita. Il lettore partecipa così alle indagini perchè l’ispettore, strada facendo, si pone le classiche domande: Qual è il motivo reale di quel suicidio annunciato? E perché nel biglietto d’addio che ha lasciato c’è l’annuncio del suo proposito suicida, ma non il motivo del suo gesto? Quali segreti circondano quell’uomo? L’ispettore Calcagno, tra dramma e comicità, tra mille sigarette e decine di birre, schermaglie ironiche e pungenti con i colleghi, cercherà di scoprirlo.
CLAUDIO ALMANZI