CERNOBBIO (co). Nello studio Coldiretti /Censis 10 milioni di under 35 stanno ai fornelli
Creato il 18 ottobre 2014 da Agipapress
CERNOBBIO (co). Sono 10 milioni i giovani tra i 18 ed i
34 anni che cucinano e lo fanno con piacere per passione (38,6 %), per
gratificarsi (24,5%) o rilassarsi (24,4 %), mentre appena il 4% vive la
cucina come un dovere.
E’ quanto emerge dall’anteprima del rapporto
Coldiretti/Censis sul tema “Gli effetti della crisi: spendo meno, mangio
meglio”, illustrata dal Presidente del Censis Giuseppe De Rita e dal Presidente
della Coldiretti Roberto Moncalvo al Forum Internazionale dell’agricoltura e
dell’alimentazione, organizzato a Cernobbio da Coldiretti in collaborazione con
lo Studio Ambrosetti. (vedi
articolo)
Non è un caso che l’alberghiero ha raggiunto ben il 9,3% del
totale delle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie e si posiziona al
secondo posto, dopo lo scientifico, fra i più richiesti in Italia.
Le nuove generazioni insieme – sottolineano Coldiretti/Censis -
alimentano peraltro una tradizione solida a livello nazionale dove
complessivamente oltre 23,2 milioni (46,8%) di italiani cucinano sempre, mentre
13,3 milioni (27%) lo fanno spesso, poco più di 7 milioni (14,3%) qualche volta
e 3,9 milioni (7,9%) raramente, a conferma del fatto che cucinare è un’attività
radicata nel quotidiano.
Il primo dato è incontrovertibile – rilevano Coldiretti/Censis -:
cucinare è un’attività di massa, quotidiana, minuta, una componente costitutiva
dello stile di vita degli italiani poiché sono appena 2 milioni quelli a cui
non capita mai di cucinare, appena il 4,1% della popolazione.
La dimensione di genere continua ad essere molto importante: cucinare nel
quotidiano è incombenza tipicamente femminile poiché cucinano sempre quasi 20
milioni di donne (77,1%) di contro – spiegano Coldiretti/Censis - a 3,2
milioni di maschi (13,8%).
Non cucinano mai spiegano gli esperti
che hanno condotto lo studio, l’8,5% di uomini e lo 0,1% di donne. Il
fatto che più di tre quarti delle donne italiane maggiorenni siano ogni giorno
alle prese con i fornelli evidenzia che cucinare è ancora una incombenza
prevalentemente femminile, e quindi componente costituiva di una persistente e,
sinora, invariante distribuzione di ruoli nelle famiglie e nella società.
Esiste però – rilevano Coldiretti/Censis - una mascolinità di nuovo conio
che esprime la sua soggettività in termini creativi, di autogratificazione
personale nel rapporto con la cucina, con la manipolazione del cibo. In queste
attività di svago e autogratificazione i maschi agiscono con grande autonomia,
senza vincoli – concludono Coldiretti/Censis - perché è una modalità
attraverso la quale esprimono se stessi.
E’ una mascolinità che si esprime anche in altre attività come la cura del
piccolo orto familiare da balcone o nel giardinaggio. Sono quasi 7,4 milioni i
single italiani che cucinano (98,2%), di questi 4,8 milioni (64,2%) lo fanno sempre
e 1,7 milioni (23,6%) lo fanno spesso.
“Il boom dei giovani che si mettono ai fornelli conferma il trend che vede oggi
in Italia quasi uno studente su quattro scommettere su una prospettiva di
lavoro futuro nell’agricoltura e nel cibo”, ha dichiarato il presidente
della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “più in generale, il
sempre crescente interesse per la cucina e il mangiar bene è anche ‘figlio’ dei
primati che il nostro Paese ha conquistato in questi anni in termini di qualità
dei suoi prodotti agroalimentari”.
In termini percentuali emerge che cucinano: spesso il 38,8% dei maschi di
contro al 16,1% delle donne; qualche volta il 24,8% degli uomini di contro a
poco più del 4,6% delle donne; raramente il 14,1% di uomini ed il 2,1% di
donne.
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