CERTOSA (pv). 80 milioni per investimenti su 11 progetti culturali: 7 alla Certosa

CERTOSA (pv). Ci sono anche 7 milioni di euro per il restauro della Certosa di Pavia tra gli 80 milioni di euro di investimenti approvati oggi dal Consiglio superiore del Ministero per i beni culturali.
Un provvedimento che è stato accolto con favore e spirito bipartisan da Gianmarco Centinaio, pavese capogruppo della Lega Nord in Senato: “Le pressioni di tutti i parlamentari pavesi hanno dato i loro frutti. Ottimo lavoro di squadra!”
L’auspicio è che ora la Certosa, in un’ottica di collaborazione tra pubblico e monaci, e aprendosi anche al no profit culturale e alle associazioni di cittadini, possa avere quelle opere di ammodernamento – unite a un prolungamento degli orari di apertura – necessarie per la sua miglior valorizzazione turistica.
Gli 80 milioni di investimenti del Ministero saranno divisi in altri 11 progetti oltre alla Certosa:

Museo dekke Navi di Pisa

- 18 milioni di euro per la Galleria degli Uffizi di Firenze (per completare il progetto dei "Grandi Uffizi" che incrementa gli spazi espositivi del Museo più visitato d'Italia); - 7 milioni di euro per il Polo Reale di Torino -7 milioni di euro per il Museo Nazionale dell'Ebraismo e della Shoah di Ferrara istituito dalla legge 17 aprile 2003 n. – 5 milioni di euro per il Museo delle Navi di Pisa - 2 milioni di euro per il Museo di arte contemporanea di Palazzo Ardinghelli all'Aquila - 1,5 milioni di euro per il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia

Cabras Museo dei Giganti di Mont'e Prama 

- 1 milione di euro alla Villa romana di Spello - 18,5 milioni di euro per l'Arena del Colosseo - 7 milioni di euro per l'Arsenale Pontificio di Roma 3 milioni di euro per il Ponte degli Alpini di Bassano del Grappa (nell'anno in cui si celebrano i 100 anni dall'inizio della prima guerra mondiale - 3 milioni di euro per il Museo archeologico dei Giganti di Mont'e Prama a Cabras (per realizzare un polo di attrazione di rilevanza nazionale ed internazionale per i Giganti di Mont'e Prama, prevedendo un modello di gestione condiviso tra Mibact e enti locali).
di Filippo Cavazza