CERTOSA
(pv). "Difendere l'immagine della Certosa è la nostra priorità, a costo di
adire a vie legali".
Questo lo sfogo del sindaco di Certosa Marcello
Infurna dopo aver letto l'ennesimo articolo fuorviante sulle attività del
monumento.
La parola che sorge più spesso sulla bocca dei visitatori della
Certosa, secondo la stampa locale, sarebbe "indignazione".
Il portone
del monumento si chiuderebbe, infatti, alle 11,30, senza possibilità di appello
per gli occasionali turisti sopraggiunti durante l'ora di pranzo.
Decisamente sconveniente, soprattutto
considerato il numero di accessi che Expo potrebbe garantire alla Certosa. Problemi riscontrati anche con la viabilità e con il divieto di accesso nella
via del monumento.
In pochi, però, si soffermano a riflettere sul fatto che gli orari del
monumento non sono gestiti dall'amministrazione comunale e che la viabilità
della zona è di competenza provinciale.
A fronte di questo i servizi non
mancano di certo nel comune pavese. Certosa si è infatti aggiudicata il bando Expo che le ha consentito di garantire ogni sabato e ogni domenica un servizio di accoglienza multilingua al monumento con hostess e steward, un trenino che segue due diversi percorsi è una serie di itinerari ciclopedonali attorno alla struttura. Online da alcuni mesi anche un portale turistico. Piccole azioni, certo, ma di tutto rispetto per un piccolo Comune che si trova a fare i conti con la crisi economica italiana e con i continui tagli del Governo centrale. "La Certosa non deve diventare un bersaglio facile per chi desideri un po' di pubblicità - ha sbottato il sindaco Michele Infurna su Facebook - o per chi abbia capito di poter aumentare la propria cassa di risonanza attraverso il monumento. Chi ne parla a sproposito non conosce le iniziative recentemente messe in atto, né tantomeno la loro complessità"'.
a cura di Serena Baronchelli






