Scritto da: Nina 15 gennaio 2014 in Senza categoria Inserisci un commento 24 visite
Eppure io un'idea ce l'avrei...
Prima di scrivere questo articolo dovete subito sapere che ho intenzione di parlare di giovani e lavoro e pertanto voglio anche parlare di Zuckerberg, di Jobs (ma quest’ultimo con sto cognome è raccomandato di suo) e di Gates. Prima di continuare ancora e capire che impronta dare all’ articolo, dovete sapere che è molto strano che nel podio dei big che hanno fatto business senza laurea (perché di questo parleremo) non c’è nessuna donna…anzi si, una donna forse c’è e purtroppo per me e per voi, non sono io.
Adesso sulla falsa riga dello spot #GiovaniSi, #CoglioniNo (guardalo qui) che sta facendo riflettere sulla posizione dei giovani oggi, ecco emergere un dato interessante.
Cervelloni senza Laurea: ecco qualcosa che ti farà riflettere davvero
Coloro i quali oggi creano business non hanno conseguito la laurea. Detta così può sembra affare da poco, ma a ben pensarci sarebbe il caso di avanzare una ipotesi; ipotesi che fra l’altro, ha trovato riscontro su uno studio recente condotto da Linkiesta.
Il messaggio è chiaro: molti giovani laureati, educati con il massimo dei voti, del bon-ton, del tatto e della prassi, fanno un buco nell’acqua!
Il vero problema è che forse i giovani di oggi non osano:
Vediamo giovani brillanti e laureati alle prese con datori di lavoro pazzi, immediati, storici, sicuri di se, ma di certo NON laureati.
Vediamo ancora giovani laureati disoccupati, che di sicuro hanno già bussato alla porta dell’imprenditore senza laurea che ha avuto l’idea giusta al momento giusto. Ma facciamo esempi concreti:
- Mark Zuckemberg ha assaporato Harward per poi darsela a gambe, mica è scemo. Aveva fra le mani Facebook, ha osato! Che ci manchi a noi (italiani soprattutto) la voglia di osare?
- Steve Jobs (un nome una garanzia), non ha conseguito la laurea: si è messo a produrre “aggeggi” e il resto è storia!
- Bill Gates ha rubato qua e la alcune idee ed ha rivoluzionato il mondo del pc. Idem, no laurea.
Dunque siamo sicuri che il problema sia la mancanza di lavoro?
Siamo sicuri che le aziende non assumino?
Siamo sicuri che, in questo stesso istante, tu che mi leggi, non hai un progetto magnifico ed hai solo paura di crederci?
Un’altra inchiesta condotta da non ricordo chi, ( mi perdo anche io) conferma che il mercato italiano è in crisi (lo sapevamo già) ma quello che è emerso è che non solo non troviamo lavoro, ma quei pochi colloqui svolti in terra natia, non hanno prodotto nessuna collaborazione, perché? Perché gli studenti italiano non sono preparati.
Laurea, mia cara laurea … forse la tua, è stata solo una bella fregatura!
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