Quando ho letto di un iPad di carta mi è venuta in mente una storia trovata su un recente numero del fumetto Paperino: Zio Paperone doveva creare un tablet dello spessore di pochi millimetri, in palio c’erano tanti paperdollari e figuratevi se lo Zione non faceva di tutto per accaparrarsi il premio.
Bene, è il caso di dire che quella storia non è poi tanto lontana dalla realtà: al Ces 2013 è infatti stata avanzata l’idea di un iPad di carta -un papertab- pieghevole, leggerissimo e con uno spessore di appena 1 millimetro. Sarà vero? In realtà ancora no.
Creare un iPad di carta vuol dire usare la tecnologia dell’inchiostro elettronico per un prodotto che deve garantire un’ottima resa di immagini e video, oltre che della scrittura. Mentre si vola con la fantasia, però, si dimentica facilmente che l’inchiostro elettronico è perfetto per i dispositivi e-book reader, come il Kindle, ma potrebbe non essere adatto a un tablet come l’iPad.
Secondo punto dolente è la batteria: il Kindle dura settimane senza che ci sia bisogno di ricaricarlo, un iPad di carta, sebbene alto appena 1 millimetro, avrebbe invece bisogno di molta più energia per supportare suoni e colori: ci sarebbe abbastanza spazio per la batteria?
Queste sono solo due delle tante obiezioni avanzate all’iPad di carta, un prodotto tanto sognato ma ancora troppo lontano dalla realtà, al punto che al Ces 2013 se ne parla molto ma non è ancora pronto nessun prototipo. Che sia un segnale?
o in balìa del vento.