Qualche giorno fa ho assistito ad una bellissima presentazione di fotografia Urbex. E ho voluto subito cimentarmi in questa interessante attività la cui componente fondamentale, almeno per il sottoscritto, è la PAURA. Come prima esperienza non potevo che scegliere il Cesar Palace, una vecchia (ma non troppo) discoteca abbandonata alle porte di Carrù. Ero già stato in perlustrazione da queste parti ma all’epoca non conoscevo ancora lo stile ‘Urbex’. Mi sono munito di treppiede, torcia (come da manuale del perfetto Urban Explorer) e ho sconfitto l’atavica paura umana; un po’ timoroso ho resistito circa trenta minuti all’interno (anche troppo): ho perlustrato il locale caldaia, osservato il salone principale, mi sono seduto su un divanetto, ho provato ad immaginare come dovesse essere la musica e la vita notturna prima dell’abbandono. Mi sono fatto un selfie nello specchio del bagno delle donne. Ho anche trovato una vecchia rivista del 2009. Poi sono uscito. Ed è stato un po’ come la fine di un film dell’orrore, con una sola piccola differenza: io ero il protagonista.
L’Urban Exploration (spesso abbreviata in urbex), tradotta letteralmente dall’inglese come “esplorazione urbana”, consiste nell’esplorazione di strutture costruite dall’uomo, spesso rovine abbandonate o componenti poco visibili dell’ambiente urbano. La fotografia e la documentazione storica sono ingredienti essenziali di questo hobby e, anche se talvolta esso può condurre allo sconfinamento su proprietà private, non è questa la regola e comunque le intenzioni sono oneste. L’Urban Exploration è anche comunemente indicata come “infiltrazione”; tuttavia alcuni praticanti preferiscono limitare tale denominazione alla sola esplorazione di siti attivi o abitati. Talvolta viene anche chiamata “speleologia urbana” o “arrampicata urbana”, a seconda dei luoghi visitati. Esempi di questa attività sono l’esplorazione di palazzi sia abbandonati che ancora abitati, di sistemi urbani di drenaggio delle acque, di tunnel di servizio, di passaggi sotterranei e simili. (fonte Wikipedia)