Cesare Battisti ammette che se glielo
avessero chiesto avrebbe ucciso ancora
a cura di Iannozzi Giuseppe
Il fascista rosso Cesare Battisti parla attraverso la tv del quotidiano brasiliano Folha per dire che se glielo “avessero ordinato avrei ucciso”: “In Italia c’era quasi una guerra civile. Se me l’avessero ordinato, avrei ucciso. Per fortuna non è mai successo, e non ho mai pensato fosse una via d’uscita. Ero molto giovane, e come tanti dopo il ’68 abbiamo ritenuto che potevamo sistemare il mondo con le armi. Ma calma, non siamo stati noi i primi a prendere le armi, sono stati i regimi, gli Stati, che hanno iniziato a usare le armi e a uccidere. Il movimento rivoluzionario ha accettato la provocazione e ha risposto con le armi”.
Senza freni il terrorista giustifica la violenza: “Quando iniziano a uccidere il tuo migliore amico, e hai 20 anni, reagisci con le armi: proprio quella è stata la strategia dei regimi e dei poteri dell’epoca. Loro non avevano nessun altra chance di distruggere i movimenti culturali ricchissimi di quei tempi se non con la provocazione delle armi. La rivoluzione oggi è uno scherzo. Avevo 16 anni quando sono entrato nella militanza, non sono più la stessa persona. Se oggi continuassi ad essere un rivoluzionario sarei un’idiota. Lei pensa che mi abbiano lasciato così, senza sapere cosa sto facendo? Il pericolo maggiore sarà quando il mio caso si raffredderà”.
Battisti vorrebbe vivere in Brasile, come se niente fosse mai successo: “Non sono mai stato un terrorista. Vorrei solo sistemarmi, avere una casa, un posto dove mettere i libri, il computer, la mia vita, sedermi, iniziare a riflettere e lavorare”. Non nega che se oggi lui è libero, sul suolo brasiliano e basta però lo deve agli amici: “Grazie ai compagni e amici, alle collette dei gruppi di appoggio di diversi paesi. Non so quanto potrà durare”.
L’ho già detto. Lo sottolineo per l’ennesima volta: sarebbe forse il caso di impegnarsi con severo rigore affinché il fascista rosso oggi rifugiato in Brasile non riceva più il becco d’un quattrino da chi oggi lo fa santo. E’ questa, a mio avviso, l’unica strada perseguibile affinché il fascista rosso cada una volta per tutte col culo per terra restandoci secco.
0.000000 0.000000