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Cesare Tiazzi “Il fascino della terracotta”

Creato il 06 marzo 2012 da Glieventidelmarchese

Cesare Tiazzi “Il fascino della terracotta”

La terracotta. Un fascino infinito. Ne sapeva qualcosa Cesare Tiazzi, artista definito altamente vibrante, capace di regalare una grande espressività ai volti. La bellissima mostra a lui intitolata “IL FASCINO DELLA TERRACOTTA Cesare Tiazzi – uno scultore tra Cento e Bologna “esposta presso la pinacoteca Civica di Cento (FE) di Via Matteotti, ne è degna espressione.

Tiazzi, scultore centese di gran talento, attivo nella seconda metà del Settecento, catturò attraverso la sua buona formazione artistica il linguaggio elaborato dagli scultori bolognesi, maestri nella lavorazione della terracotta. L’omaggio a lui rivolto, si avvale anche di altre sculture, molte inedite dei maggiori scultori bolognesi del Sette e Ottocento nell’accogliente pinacoteca, donandoci emozioni palpitanti ed accese.

Veramente stupenda, quale opera sua più importante, il gruppo in terracotta policroma “La Pietà con San Francesco” custodito nei depositi della Pinacoteca Civica e composto di due statue, la Madonna con il Cristo morto e San Francesco inginocchiato. Un luogo che ospita Guercino e Gennari, veramente degni di tal collocazione.

Cesare Tiazzi “Il fascino della terracotta”

La qualifica verso Tiazzi di ‘gentiluomo’ innamorato della cultura, ne è degna espressione qual quel suo continuo affinarsi chiaramente con buona propensione, per l’arte della plastica scultorea. Particolare la sua tecnica dello ‘svuotamento’ qual maestria dei grandi eppur pochi, artisti. Un lavoro minuzioso, fatto di disegno, tagliato più tardi col filo metallico per essere poi ricomposto.

Due parole vanno però anche per la vicina Bologna.

Bologna città stupenda, dai mille porticati, ‘piena’ della cordialità della “sua gente”, degna d’aver onorato sempre i suoi maestri. Un relatore osserva che…

“ Nella nostra Italia, il suo bello è che cambia lingua, dialetto e cucina a meno di 15/20 kilometri, al contrario dell’estero. L’italiano capisce se un pittore è fiorentino o senese. Ci tacciano di provinciali? D’essere diversi? Ma è la nostra ricchezza d’animo…, di cuore! Pensiamo inoltre ai personaggi del Risorgimento capaci di salir sulle barricate e quindi stimiamone l’intraprendenza .

Cesare Tiazzi “Il fascino della terracotta”

Un grazie di cuore all’Associazione Imprenditori che, promuovendo e sostenendo iniziative culturali di ampio respiro, ne riscopre la valenza etica e spirituale,valorizzando ogni arte, nonché quella devozionale all’impegno sociale, con occhio attento anche nei confronti della promozione della scuola cattolica. Cento è stata ricchissima di cittadini illustri: mosaicisti, poeti, letterati, scultori, architetti, regalando anche perché no? alle cittadina del carnevale, il ‘bello’ visto qual nobiltà d’animo che ci arricchisce notevolmente.

La mostra si concluderà il giorno 11 di marzo. Gli enti promotori sono il Comune di Cento e L’associazione Amici della Pinacoteca di Cento in collaborazione Soprintendenza B.S.A.E. di Bologna – Musei Civici d’Arte Antica.


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