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Cevapcici

Da Euge
Ed eccoci al secondo piatto del pranzo est-europeo, come già scritto sulla base della ricetta di Allan Bay.
A seconda del numero e dell'appetito dei commensali dovrai comperarti un misto di carne bovina, suina e ovina (castrato, se riesci a trovarlo). Diciamo che hai otto etti di carne che dovrai, con la collaborazione del macellaio o con gli attrezzi che hai in casa tritare e mescolare. Dopodiché aggiungerai un quarto del peso, nel nostro caso due etti, di lardo tritato, il migliore che puoi trovare (Colonnata o Arnad, non altro), Bene bene. Triti anche lui, sarà l'amalgama della tua carne, non c'è uova. A seconda del tuo gusto metterai una o due cipolle tritate. Sono questi i casi in cui il trito fatto al coltello è meno utile di quello fatto con la macchinetta. E mescoli, mescoli tutto assieme, "alla disperata", come dice Bay.
Quando sarai sicuro dell'intima commistione delle molecole di carne con quelle del lardo e quelle della cipolla ecco che ti puoi applicare, con le tue manine delicate, a fare dei bei salsicciotti, di diametro diciamo tre centimetri e lunghezza 10-12 cm. Non più grossi perché altrimenti stentano a cuocere.
Verranno infatti cotti nella padella, senza grassi, evidentemente, e con una bella pinzetta che li prenda, li giri e non li rompa.
Ricordati che devono cuocere più di quel che sembrerebbe, perché se no poi dentro non sono cotti a puntino. Quindi è meglio un po' di nero. Lui dice: "serviteli solo quando si sono molto scuriti", ipse dixit.
Li servirai in tavola con cipolla cruda tagliata a fette.
Eccoli, et bon appetit!!!!!
Cevapcici

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