E’ uno dei luoghi piu’ suggestivi e caratteristici della Vallemaggia.E’ a dir poco intrigante…Intrigante e seducente come una bella donna.E’ come una perla incastonata nello scrigno delle montagne che la circondano e proteggono.
Raggiungere questa piccola cittadina della Valle Maggia non è difficile.Da Locarno si deve percorrere la strada cantonale che attraversa la valle. In men che non si dica… raggiungerete Cevio. Lambita dal fiume Maggia, è sede del Museo Etnografico della omonima valle, ubicato nel palazzo Franzoni. Cevio è una cittadina seducente, sia da un punto di vista culturale che paesaggistico. I colori autunnali la impreziosiscono ulteriormente, incorniciandola in un gioco cromatico quasi artefatto, come in un dipinto.
Cevio non è solo è sorpresa e stupore; è fascino.
Possiede tutti i crismi e i carismi dell’opera d’arte! Come vera e propria opera d’arte risulta essere la piazza principale,caratteristica e ricca di storia. Bella e caratteristica è la frazione Boschetto, citata persino da Daniela Pauli Falconi, che, pur essendo ormai quasi abbandonata,” ha conservato intatta la struttura del villaggio rurale settecentesco”.Cevio è posta poco distante dalla nota località sciistica di Bosco Gurin, piccolo paesino fondato dai Walser nel 1253 d.c. A Rovana, una delle tante frazioni di Cevio, suggeriamo di visitare la chiesa della Beata Vergine del Ponte, pregevole barocco risalente al seicento, impreziosito dai numerosi stucchi e con affreschi di Isidoro da Campione.Cevio è cittadina altresì ricca di serena allegria, di quel “savoir vivre” semplice, ma schietto e raffinato.Quando ve ne andrete, vi sarà naturale sospirare…”Cevio…mon amour!”
Fabio Viganò
Bibliografia:Il Comune,1978,73-93 di Daniela Pauli Falconi.