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Challenge Cup, numeri di un disastro chiamato Italia.

Creato il 23 gennaio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Challenge Cup, numeri di un disastro chiamato Italia.199 punti fatti e 1036 subiti, 24 sconfitte, nemmeno una vittoria.
L’articolo potrebbe chiudersi qui. Che si può dire di altro o di diverso? Non si può parlare di sfortuna, di destino baro o appellarsi ad alcun alibi. Le parole che vengono in mente così a caldo sono impreparazione, sicuramente un gap tecnico enorme ma anche uno scarso interesse verso una manifestazione che evidentemente viene vissuta dai club italiani più come un impiccio piuttosto che con una possibilità di crescita.
Un anno fa i punti subiti erano stati addirittura superiori – 1088 – ma le quattro italiane (le stesse di questa edizione) ne avevano segnati quasi cento in più, 290. E c’erano state anche tre vittorie, una delle quali di prestigio, quella dei Cavalieri su Connacht.
Quest’anno zero assoluto. Anche la FIR, annusato l’andazzo, in questa edizione non ha messo a disposizione il bonus economico di 10mila euro per ogni punto portato a casa, anche se le sarebbe convenuto fare il contrario (un anno fa furono 15, quest’anno appena uno).
Bisogna assolutamente ripensare la nostra partecipazione. Diminuendo le squadre, creando delle franchigie ad hoc. Piuttosto mandando una selezione di giovani già nel giro delle nazionali, quantomeno per farsi un po’ di ossa. Non lo so, non sta a me pensare a soluzioni. Ma chi lo deve e lo può fare lo faccia il più presto possibile. Altrimenti non vedo perché l’ERC debba tenere fuori dalla porta della partecipanti squadre spagnole o romene, tanto per fare esempi.
Che non si può più leggere di “prove d’orgoglio” e di uscite dal campo “a testa alta” – come purtroppo è avvenuto – davanti a ko contro squadre che non sono certo lo Stade Francais o gli Wasps.


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