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Challenge Cup: Solomons, “ho capito nei primi dieci minuti del secondo tempo che avremmo vinto la partita”

Creato il 07 dicembre 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980
Alan Solomons (Credit: Jason O'Callaghan)

Alan Solomons (Credit: Jason O’Callaghan)

BT Murrayfield (Edimburgo) – “Nel primo tempo abbiamo giocato malissimo, commettendo troppi errori – ricordo due punizioni in cui abbiamo scelto di andare in touche ma non siamo riusciti a calciare il pallone fuori, tra gli altri, abbiamo regalato loro la meta con un brutto errore in un passaggio sbagliato a metà campo e siamo andati male nei raggruppamenti“. Alan Solomons, head coach di Edinburgh, non risparmia le critiche ai suoi ragazzi al termine della gara vinta contro i London Welsh, perché nel primo tempo i Gunners sono apparsi lontani anni luce dagli standard richiesti da una competizione europea.

Devo fare i complimenti ai ragazzi che sono entrati in campo nel secondo tempo, che hanno fatto davvero bene e cambiato il volto della nostra partita. Abbiamo vinto grazie ad Andress e Cochrane una mischia fondamentale nella ripresa, in avvio; sono contento di aver rivisto in campo Stuart McInally, dopo tanto tempo, e ha fatto bene, così come Tonks e Hidalgo-Clyne in mediana ci hanno dato il cambio di ritmo che stavamo cercando. Ci resta il dispiacere e il rammarico di non aver centrato la quarta meta del bonus offensivo, ma vedere i giocatori che entrano dalla panchina e hanno questo impatto ci rincuora, perché finalmente si inizia a vedere il nostro lavoro in termini di profondità della rosa“.

Ho capito attorno al 50′ che avremmo vinto questa partita, perché loro non riuscivano più ad uscire dai 22m difensivi e noi stavamo, al contrario, crescendo di minuto in minuto. Si percepiva che era solo questione di minuti prima che trovassimo la meta che avrebbe cambiato la partita a nostro favore”.

Adesso abbiamo la prossima partita, ancora contro i London Welsh, domenica prossima ma prima del match contro Treviso avremo solo cinque giorni per recuperare e quella settimana sarà dura, perché poi ci attendono le due sfide contro i Glasgow Warriors. Fortunatamente torneremo ad Edimburgo subito domenica sera e questo ci permette di recuperare quasi un giorno. Avremo anche qualche giocatore in più, perchè qualche altro infortunato sarà pronto“.

Oggi c’è stato un cambio prima della gara, con Dougie Fife escluso per un risentimento al tendine rotuleo e Tom Brown inserito nel XV titolare. Solomons svela un curioso retroscena: “Tom era pronto per scendere in campo ieri con Boroughmuir in BT Premiership ma appena abbiamo saputo che Dougie non ce l’avrebbe fatta abbiamo chiamato Brown a Meggetland e gli abbiamo detto che sarebbe sceso in campo con noi, quindi non ha giocato ieri“.

Matt Scott sta tornando ai suoi livelli, ma bisogna dargli tempo perché è rimasto lontano dai campi per molti mesi e gli serve qualche partita per ritrovare il ritmo giusto, così come Anton Bresler, che oggi è rientrato. Se riusciremo ad avere in squadra tutti i nostri giocatori, recuperando i numerosi infortunati e riuscendo a giocare con continuità a ranghi completi, allora si vedrà la profondità del gruppo che abbiamo costruito. Guardate i Warriors, che hanno rinforzato la squadra anche in questa stagione; quando sono andati a Llanelli contro gli Scarlets senza l’ossatura titolare, hanno fatto fatica e hanno addirittura perso la partita. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo solo avere ancora un po’ di pazienza“.

In chiusura, spazio per l’elogio del giovane mediano di mischia Sam Hidalgo-Clyne, subentrato nella ripresa. “Sammy è un talento naturale, può giocare dovunque, ala, estremo, mediano di apertura ma il suo ruolo è mediano di mischia e anche oggi ha fatto vedere tutte le sue qualità. Secondo Ben Atiga, con cui si allena, è il nostro secondo miglior calciatore quindi dopo che Heathcote era uscito dal campo era lui che si sarebbe preso l’incarico dalla piazzola. Heathcote ha avuto qualche problema fisico e sapevamo che non avrebbe giocato più di un’ora ma quando è stato in campo, a parte un errore al piede, non ha giocato male“.

Gordon Ross torna al Murrayfield da avversario dopo gli anni passati con Edinburgh Rugby e la Scozia e lo fa, molto probabilmente, per l’ultima volta da giocatore. Il mediano di apertura è, infatti, a tutti gli effetti un ‘allenatore-giocatore’, già inserito nello staff tecnico dei London Welsh come Assistant Coach.

Sono contento di essere tornato a giocare al Murrayfield, è sempre bello tornare quassù! Dal punto di vista della prestazione, però, oggi non possiamo essere soddisfatti; loro sono una squadra molto fisica che ci ha messo in difficoltà sotto questo aspetto ma noi avremmo dovuto e potuto fare di più, soprattutto nel secondo tempo quando abbiamo commesso troppi errori. Edinburgh è primo in classifica e davvero in buona posizione per passare il turno, ovviamente spero che domenica prossima riusciremo a batterli ad Oxford ma sono convinto che riusciranno a centrare il passaggio ai quarti. Spero che non vincano contro di noi, ma che si rifacciano contro Glasgow nella 1872 Cup. La meta che abbiamo preso in avvio di secondo tempo è stata la svolta del match, perché da quel momento in poi non siamo più stati capaci di rientrare in partita e renderci pericolosi“.


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