di Nicola Pucci
Azzeriamo ogni equivoco, caso mai ce ne sia davvero necessità: Juventus, Napoli e Milan non si mettono certo in moto con i favori del pronostico per la Champions League 2013/2014. Ma forse stavolta abbiamo qualche possibilità in più rispetto agli anni scorsi quando le nostre rappresentanti sbandieravano ambizioni azzardose per poi venir puntualmente disilluse alla prova del campo.
I protagonisti della Champions League 2013/2014 – da jafarjeef.deviantart.com
Sì, in effetti, se diamo un occhio a quel che avviene in casa delle pretendenti alla vecchia, cara coppa con le grandi orecchie qualche illusione in più sembra forse legittimo poterla coltivare. Il Bayern Monaco campione in carica, innanzitutto, imbattibile o quasi la passata stagione: ha cambiato navigatore, dall’Heynckes pigliatutto del presente al pigliatutto di un recente passato, Pep Guardiola che vorrà mostrarsi vincente anche lontano dalla Catalogna. Ribery è in odore di pallone d’oro e l’organico è competitivo, i bavaresi partiranno vestendo i panni della favorita ma confermarsi al top è ben più difficile che arrivare in alto. Guardiola questo la sa bene, stelle 5.
La sfidante più accreditata potrebbe essere anche quest’anno il Borussia Dortmund del pirotecnico Jurgen Klopp: gioca a memoria, ha perso Goetze ma ha conservato l’ossatura che l’anno scorso ha sfiorato la Champions League. Lewandowski sarà la punta di diamante affiancata dalla nuova recluta Pierre-Emerick Aubameyang che si è presentato al pubblico del Signal Iduna Park – ma io preferisco il vecchio nome, Westfalenstadion – segnando a raffica. Stelle 4.
Trasferiamoci in Spagna dove le due grandi, Barcellona e Real Madrid, come è naturale che sia progettano di alzare il trofeo ma devono anche far fronte al prevedibile rinnovamento dopo il fallimento della scorsa edizione. Che parte anche qui dalla panchina, Gerardo Martino e Carlo Ancellotti a rimpiazzare Tito Vilanova e Josè Mourinho. Gli azulgrana hanno affiancato il talento prodigioso di Neymar al trio della meraviglie composto da Messi-Iniesta-Xavi e sperano di trovare presto l’alchimia giusta; a Madrid se ne sono andati Higuain, Kakà e Ozil in cambio dell’affare del secolo, di nome Gareth Bale, mister 100 milioni di euro. Cristiano Ronaldo ha risposto da par suo con l’ingaggio faraonico che lo legherà al club fino al 2018, riusciranno le due superstar a coesistere senza pestarsi i piedi? Carletto è maestro in questo. Stelle 4 per le due iberiche.
Versante Regno Unito, e la storia è sempre la stessa, anche a queste latitudini si è scelto di cambiar guida. A Manchester, sponda United, Sir Alex Ferguson ha optato per una meriata, ed aggiungo io dorata pensione, con David Moyes che si troverà tra le mani una macchina poderosa ma anche una pesantissima eredità da caricarsi sulle spalle. In uscita da Everton si è portato il capelluto Fellaini, ma il suo destino sarà affidato al sinistro delicato di Van Persie e alle lune bizzarre di Wayne il rosso, Rooney. Stelle 3.
Il City ha Manuel Pellegrini al posto di Mancini, in attacco si è rinforzata con Negredo, Jesus Navas e l’ex-fiorentino Jovetic ma l’esperienza in Champions League è poca e le scoppole degli ultimi due anni gravano sulla fiducia. Sarà un handicap o prevarrà lo spirito di rivalsa? Stelle 3.
Il Chelsea riabbraccia il prediletto Josè Mourinho, che porta in dote carica vincente, personalità spesso oltre le righe e tanto, ma proprio tanto carisma. La bacheca somma negli ultimi due anni Champions League ed Europa League ed è traccia evidente che dalle parti di Stamford Bridge si è abituati alla vittoria. C’è Eto’o in organico ed è freccia importante per i Blues. Stelle 4.
Il giro continentale alla ricerca delle papabili alla Champions League si chiude in Francia, Parigi per l’esattezza. Ultimo cambio in panchina, e qui ritroviamo Laurent Blanc che cercherà di guidare l’emergente Paris Saint Germain sul tetto d’Europa. Avrà Ibrahimovic e Cavani, la coppia più bella che ci sia, ma non solo… Lavezzi, Thiago Silva, Pastore, Lucas, Verratti. Troppa grazia, vien da pensare. Stelle 4.
Questo è il lotto delle rivali, dunque. Ad eccezione del Dortmund, dovranno tutte quante pagar dazio alla svolta deliberata in estate, ed è questo il punto a favore che la Juventus, in primis, potrà far valere. Conte è lì nel segno della continuità, ed accanto a lui il nuovo Tevez, la stella che mancava. Il Napoli ha dalla sua l’entusiasmo di un abbrivio di stagione che annuncia un futuro roseo – ma attenzione al girone di ferro con Dortmund, Arsenal e Marsiglia -, Hamsik che insegue Maradona e Higuain che non farà rimpiangere Cavani. Il Milan, infine, debutta in sordina ma a questi livelli ci sta da anni e l’esperienza sarà preziosa, a patto che scavalchi Barcellona, Ajax e Celtic nel raggruppamento che incrocia la storia della Coppa più ambita: ben 16 vittorie da dividersi in quattro.
Buon divertimento, appassionati di calcio: ci sarà da leccarsi i baffi.
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