-Occasione per i giovani o per provare un’alternativa a Ibra?-
La gara di domani sera a S.Siro si presenta del tutto priva di quell’aspetto che discrimina il calcio dilettantistico da quello professionistico: l’agonismo mentale e fisico… tutto insomma.
Il post di oggi quindi vorrà sondare altro che i mancati presupposti per vivere la gara “come fosse vera”. Accennerò quindi a una doppia prospettiva che ho colto anche qui su Internet:… il “Dentro tutti i ragazzi” ed il “Fuori Ibra e proviamo Ronaldinho punta”
Trovo che una squadra per staccare da una buona condizione mentale non abbia bisogno di alibi diretti -poiché se li prende già da sé direttamente-, senza bisogno della legittimazione del proprio allenatore; inoltre -e questo sta a tutti a cuore-, schierare “i giovani” in blocco altro non rappresenterebbe all’interno del gruppo che una frattura in questa continuità: con il potenziale sciopero davanti, con una gara pre-natalizia di un certo tipo da preparare, sarebbe da evitare.
Partite fuori contesto agonistico: occasione reale o... altro?
Non solo… schierare un numero inusuale di ragazzi -da Merkel a Strasser a Beretta…- sarebbe un segnale di una mancanza di rispetto per la competizione che comunque si deve onorare con una prestazione credibile -se si perderà male, le critiche saranno vere, mica all’acqua di rose…-, e pure un segnale di mancanza di fiducia proprio nei confronti dei ragazzi stessi che dovranno trovare “la loro misura tecnica” in altro genere di gare.
“Mancano le occasioni -dirà qualcuno-, se non giocano adesso quando lo faranno?” E’ vero, e la questione sta a monte: non esiste una reale vetrina per i nostri giovani calciatori. Uno al massimo sarà proponibile, e il discorso di cui sopra si sposa perfettamente anche con questo. Di colpo “le Primavera”, più il discorso del bilancio e dei “vivai attivi” è stato messo in evidenza dal Fair-Play Finanziario, sono divenute una sorta di terre di mezzo, sospese tra l’investimento economico e quello calcistico -che pende però troppo spesso sempre da una parte sola…-
Si ha l’impressione che l’obbiettivo sia “strappare” il contratto da professionista -bilateralmente… calciatore/società- per poi andarlo “a spendere” in realtà non comparabili con quella di provenienza; una sorta di precariato senza concreti sbocchi per la Prima Squadra -quella “sognata”-. “Sognata” poiché i ventenni -quelli Bravi…- giocherebbero GIA’ non AL Milan, ma NEL Milan… quelli in grado di fare differenza in prontezza tecnica, spessore tattico e intelligenza calcistica e umana…
Strasser: il centrocampista potrebbe avere una chance domani sera?
Una buona partita di Strasser non porterà il bravo Rodney al centro del nostro centrocampo, se mai ad avere con il Genoa un maggior potere di contrattazione la prossima estate quando si discuterà di Boateng; se Merkel facesse faville, non lo vedremo schierato contro la Roma o a Cagliari alla ripresa come mezzala o sulla trequarti del campo, se mai un nuovo nome alla lista delle comproprietà. Lo sappiamo tutti: è il sistema stesso o meglio l’approccio di lavoro “nel formare la Prima Squadra presto” che deve cambiare: l’importanza calcistica come Stella Polare, non quella economica che spesso è sottaciuta, sebbene sia sottintesa per chi le favole…
Più chiarezza allora: troverei certo più brusco -e ingiusto forse per i più-, ma fattivo, un altro tipo di approccio, quello che mirerebbe alla costruzione di un singolo, e all’impiego continuo dello stesso giovane calciatore in maniera (quasi) continuata ogni domenica con la Prima Squadra, non in altre realtà che, nominalmente alla pari del Milan per categoria, non rappresentano una misura reale in cui specchiare carattere, intelligenza, capacità tecniche, autonomia nell’apprendimento tattico del giocatore, una volta lasciata l’ovatta delle Giovanili.
Dall’altra parte, non si può nascondere un altro aspetto: se Ibra profitterà di un turno di riposo, sarà bene farlo fruttare; provare allora una reale -l’unica per tanti- alternativa alla sua assenza. “La punta da Milan”, se arriverà… potrebbe non essere a disposizione dalla ripresa del 6 gennaio, e sarà bene anche per questo arrivare preparati prima di trovare/provare soluzioni di gioco durante il solo richiamo di preparazione invernale.
Contro l'Ajax Ronaldinho tornerà "... a riveder le stelle"
Robinho punta, o meglio Ronaldinho “a fare da specchio per le allodole”?; Seedorf alle loro spalle, o meglio Boateng per dare più consistenza al trio d’attacco?; forse Pirlo, che dei primi parla la stessa lingua calcistica, ma che non risolverebbe certo la questione relativa alla scarsa presenza fisica davanti? Vedremo…
Domani sera personalmente penserò a divertirmi -che a volte ci si dimentica…-, ma non solo per questo potrà essere importante Milan-Ajax… per vedere che aria tira: lo schieramento di Ronaldinho pare scontato, vedremo se lo sarà nella sostanza che, in tutta sincerità, è quella che dovrebbe interessare di più chi il calcio lo fa e lo propone al pubblico. Giovani inclusi.