Il Milan ritrova la propria qualità e batte il PSV Eindhoven per 3-0 nel ritorno dei playoff per la qualificazione alla fase a gruppi della Champions League. Una doppietta di Boateng e un gol di Balotelli regalano una vittoria davvero molto importante per il futuro prossimo della squadra rossonera.
Milan-PSV Eindhoven 3-0, vittoria che profuma di rilancio – Il pareggio dell’andata in Olanda poteva in realtà dare certezze al Milan, peccato che i “ragazzotti” di Allegri le abbiano spazzate via con la sconfitta di Verona. Tutti sotto accusa, Max sulla graticola e Galliani con la società giudicato male per il mercato insufficiente. Squadra in campo col 4-3-3 e Boateng e El Shaarawy accanto Balotelli, in assenza(ancora lunga) di Pazzini e in attesa di Matri(in arrivo dalla Juventus). Ma l’avvio è tutto dei ragazzi di Cocu, schierati con il 4-3-3 e Matavz subito pericoloso in girata al 7′, ma Abbiati vola e para bene. La velocità è l’arma in più del PSV ma a un tratto, in mezzo alle difficoltà, spunta il colpo del campione di Boateng, che al 9′ riceve al limite dopo una buona azione rossonera e di destro da fuori infila un gol perfetto all’angolino: 1-0 Milan e il ghanese può festeggiare. El Shaarawy cerca il gol a girare poco dopo, bene il Faraone che si muove con disinvoltura e palleggia coi compagni. Intanto Mexes guida la difesa come sa, De Sciglio puntella la retroguardia a sinistra e Abate spinge con maggiore continuità. De Jong e Muntari danno sostanza e sono preziosi anche perché Montolivo non appare in grande serata. Ma se il PSV accelera sono problemi. Al 21′ Maher fa volare Abbiati, Schaars e Wjinaldum fanno gioco ma lì davanti gli esterni non ingranano, per fortuna del Milan. Che prova la conclusione con Montolivo, quindi El Shaarawy centra la traversa dopo un passaggio preciso di De Sciglio. Ed è ancora il Faraone a accendere la luce al 40′. Willems trova una traversa con un cross, chiude il tempo Balotelli su punizione.
Nella ripresa subito Psv: cross da destra, la difesa del Milan sbaglia la chiusura e la posizione e Wjinaldum si trova solo a tirare, ma Abbiati compie il miracolo sulla conclusione da due passi. Il Milan si abbassa e riesce a contenere il Psv, ed è bravo al 54′ a raddoppiare: angolo di El Shaarawy, torre di Mexes e Balotelli in piena area mette in gol.
I rossoneri cercano di fare possesso, vi riescono in parte e gli olandesi, che cominciano a inserire attaccanti, creano altre situazioni, tra cui un tiro di Schaars sul quale Abbiati vola. Grande protagonista stavolta il portiere rossonero. El Shaarawy sfiora ancora il gol prima di lasciare a Poli, che comincia a inserirsi senza palla negli spazi ampi aperti dal movimento di Balotelli, e al 77′ azione che vede protagonista proprio Poli e palla infine a Boateng in area, che con un tiro sporco trova il 3-0 che chiude la pratica qualificazione.
Allegri a fine gara ai microfoni di Mediaset spara i botti: “Stasera abbiamo chiuso la rincorsa della scorsa stagione, il passaggio del turno è meritato. Se c’era tensione per il clima da graticola nei miei confronti? Sono due anni che è così: magari domattina darò le dimissioni, mi prenderò la notte per decidere. Magari mi metterò su un gommone al largo di Livorno e ogni tanto verrò a vedere qualche partita. Sono due anni che si parla del prossimo allenatore del Milan: bisogna essere più obiettivi. Si pontifica troppo da fuori, ci vuole rispetto per il lavoro altrui. Sono contento per il lavoro dei ragazzi, ma sono molto arrabbiato. Faccio i complimenti ai ragazzi, alla società e ringrazio i tifosi. Stasera non parlo della partita.” Poi a Sky rettifica: ”Qualcuno come al solito non la prende come una battuta, tanta gente si diverte a scrivere delle cose, una volta tanto mi sono voluto divertire io. Se quando smetterò di allenare comincerò anche io a dire delle cose, a pontificare, a dire a fare cosa devono fare gli altri allenatori chiamate uno bravo. Tanti prendono le cose troppo seriamente, e non capiscono le battute”. Caro Max, va bene tutto, ma insomma…
Galliani calma la situazione: “Non ho mai pensato di cambiare Allegri: abbiamo fatto un vertice ad Arcore, e confermato il nostro tecnico, non abbiamo mai pensato di sostituirlo per una sconfitta. Se avessimo voluto cambiarlo, lo avremmo fatto allora. La storia del Milan parla chiaro, gli allenatori in corsa non li cambiamo praticamente mai. E nel vertice con lui a fine partita abbiamo parlato solo di mercato, dato che per il nostro tecnico serve un sostituto di Pazzini, perché ancora non è a disposizione. Domani cercheremo una prima punta, visto che ce lo ha chiesto. Matri? Non facciamo nomi, in questo momento”. Ma l’attaccante della Juventus, che ormai non trova più spazio dai bianconeri, è molto vicino, 2 milioni subito, poi 10 milioni da pagare in 4 anni. Mentre i tifosi della curva rossonera espongono uno striscione eloquente: “Matri? No grazie, Una difesa e un centrocampo da rinforzare non c’è altro a cui dovreste pensare”. Che poi il mercato non lo facciano i tifosi è ovvio, ma quantomeno bisognerebbe ascoltarli, soprattutto se dicono cose fondate, come in questo caso. La punta servirà, ma pare evidente come vada affiancato un altro centrale a Mexes, unico baluardo sicuro della difesa, e sembrano necessari almeno due centrocampisti di qualità assieme ai già importanti Montolivo e Poli, per dare una scossa al gioco e più idee che certo De Jong, Muntari e Nocerino non possono dare. La qualificazione vale 30 milioni di euro, tra premi e altro. Il Milan va in Champions, per fortuna del calcio italiano, ma deve trovare una strada sicura sulla quale proseguire.
Top & Flop di Post Scriptum
Top
Abbiati(Milan): riscatto assoluto dopo l’errore dell’andata sul pareggio del Psv. Quattro parate decisive, soprattutto su Wjinaldum, che potevano cambiare la situazione in favore degli avversari olandesi.
El Shaarawy(Milan): torna continuo in fase di possesso, oltre che in quella di non possesso. Va pure vicino al gol, solo per sfortuna non realizza. Bisogna dare più fiducia a Stephan, che è un patrimonio del calcio italiano.
Boateng(Milan): doppietta fondamentale, di potenza e precisione, oltre a tanto impegno tattico, anche da zoppo, nel finale. E’ tornato, forse, quello che conoscevamo. Più che i gol da lui si pretende un grande lavoro, e questo stavolta ha realizzato.
Schaars e Wjinaldum(Psv): più di Maher sono loro due stavolta a guidare il Psv. Duri da affrontare e contenere, sono anche i più pericolosi in area rossonera.
Flop
Montolivo(Milan): rispetto all’andata partita abbastanza confusionaria e fallosa, oltre al fatto di perdere palloni molto importanti in mezzo.
Maher(Psv): non malissimo, ma neanche bene come all’andata. E lui al massimo sarebbe stato molto importante per gli olandesi.
Champions League, Playoff Ritorno
Milan-PSV Eindhoven 3-0
Milan(4-3-3): Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, De Sciglio; Montolivo, De Jong, Muntari(83′ Nocerino); Boateng(85′ Robinho), Balotelli, El Shaarawy(74′ Poli). (Amelia, Silvestre, Niang, Emanuelson). Allentore Massimiliano Allegri.
PSV Eindhoven(4-3-3): Zoet; Brenet, Bouma, Rekik, Willems; Wjnaldum, Schaars, Maher(70′ Toivonen); Park Ji Sung(60′ Jozefzoon), Matavz, Depay(74′ Locadia). (Tyton, Zanka, Arias, Jorgensen). Allenatore Philip Cocu.
Marcatori: 9′ Boateng; 54′ Balotelli, 77′ Boateng(Milan).
Ammoniti: Balotelli, Montolivo, Poli(Milan), Schaars, Bruma, Willems(Psv).
Espulsi: nessuno.
Recupero: 2′p.t. 3′s.t.
Arbitro: Mark Clattenburg(Inghilterra).
Fonte per Risultati e Classifica http://it.uefa.com/index.html
Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla