Più che una partita è stata una vera e propria passeggiata di salute per il Porto. La Roma ha fatto grandi cose contro il Cska, cinque gol sono un bel bottino, i lusitani sono però riusciti a fare meglio rifilandone addirittura sei al povero Bate Borisov. Se non vi basta la statistica riguardante le reti, aggiungiamo due legni e circa il 70% di possesso palla. Gli ospiti non hanno praticamente mai calciato verso la porta, vero e proprio monologo dei Dragoes che dopo cinque giri d’orologio sono già avanti. Chernik ci mette del suo, sciagurato, ci vorrebbe uno psichiatra per capire i motivi del suo rinvio con le mani che mette Brahimi nelle condizioni migliori per firmare l’uno a zero. C’è pure Martinez, figuratevi se un bomber così si tira indietro in una serata simile, al quarto d’ora il fenomeno colombiano trova il palo sulla sua strada.
Brahimi sente odore di sangue e si fa squalo ancora una volta, il suo diagonale non lascia scampo al portiere. Poi c’è finalmente gioia per Jackson, azione simile a quella precedente ma è l’esito a cambiare. Si gioca a una porta sola, i bielorossi sono venuti allo stadio Estádio Do Dragão a far testimonianza o poco più, i padroni di casa non si placano nemmeno nel secondo tempo. Martinez ha fame di gol, questo non ci stupisce, ma ancora una volta il legno si mette sulla sua strada. Non è serata. Partita da ricordare invece per Yacine Brahimi, il nazionale tunisino ex Granada schiaffa dentro il terzo al minuto 57 su punizione. Prima volta per lui con il pallone della Champions tra i piedi, una bella soddisfazione portarselo a casa. Lopez e Aboubakar chiudono la pratica, da sottolineare il lob delicato dell’ex Atletico Madrid a beffare il portiere.
Fatica molto di più l’altra portoghese, inchiodata sul pari da un Maribor da non sottovalutare. Regna l’equilibrio nel gruppo G di Champions dopo stasera, due pareggi, tra l’altro con il medesimo risultato: Chelsea, Maribor, Schalke e Sporting Lisbona tutte a quota uno con la stessa differenza reti. Ci sarà da divertirsi. A dire la verità però al Ljudski non è che ci si diverta tanto nel primo tempo, si fatica a stare svegli e lo zero e zero arriva addirittura fino all’80esimo. Poi la scintilla. Ci pensa Nani, uno che le serate di Champions le conosce bene, ad accendere la luce: movimento a rientrare e mancino che trafigge Handanovic. Il tempo a disposizione è poco ma la reazione dei padroni di casa porta al meritato pareggio in pieno recupero. La difesa portoghese ha le sue colpe, marcature allegre, Zahovic ne approfitta e di testa piazza nel sacco il definitivo uno a uno.
Porto-Bate 6-0
Maribor-Sporting Lisbona 1-1