Champions League: Real salvo malgrado un ottimo Borussia
BORUSSIA DORTMUND-REAL MADRID 2-0 (24’, 36’ Reus)
Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Pisczcek, Friedrich, Hummels, Durm; Jojic, Kirch; Reus, Mkhitaryan, Grosskreutz; Lewandowski. Allenatore: Klopp.
Real Madrid (4-3-3): Casillas; Carvajal, Pepe, Ramos, Coentrao; Illarramendi, Xabi Alonso, Modric; Di Maria, Benzema, Bale. Allenatore: Ancelotti.
Nella notte di Champions League appena vissuta, che vede accedere a sorpresa il Chelsea di Mourinho alla semifinale,assistiamo al ritorno in Germania della sfida Real Madrid-Borussia Dortmund. I Blancos, forti del 3-0 dell’andata al Bernabeu, hanno rischiato davvero per poco che l’avventura europea finisse in un altro incubo. Gli spagnoli hanno dovuto penare fino al 93’ per avere la certezza di essere in semifinale per il quarto anno consecutivo. Il Borussia ha vinto, davanti al “Yellow Wall”, 2-0 e ha fallito troppo spesso la palla che avrebbe potuto proiettarlo ai supplementari.
Torna Lewandowski dopo la squalifica per i padroni di casa, che si trovano comunque a dover giocare con un centrocampo schierato poche volte (Jojic-Kirch). Klopp conferma il trio dietro l’attaccante polacco.
Ancelotti deve fare a meno del suo giocatore più forte, Cristiano Ronaldo, fermato da un’infiammazione al tendine rotuleo, al suo posto avanzato Di Maria. In centrocampo torna Illarramendi dal primo minuto a coprire il buco lasciato da Di Maria.
È stata una gara avvincente. I tedeschi sono riusciti a mettere in discussione il discorso qualificazione, che dopo il risultato dell’andata sembrava ormai chiuso. Il 3-0 permetteva ai Blancos di concedersi un po’ di serenità, ma nel primo tempo la squadra ospite ha proprio dormito: superficiali, imprecisi. Sono entrati in campo certi di accedere alle semifinali e con la testa alla Liga, la cui vittoria ormai sembra essere compromessa. E in 36’ si sono trovati sotto 2-0: Reus è stato capace di sfruttare le disattenzioni difensive e ha messo a segno una doppietta. La prima, la più drammatica, è di Pepe, che manda in porta il bomber avversario con un retropassaggio di testa a Casillas. L’errore che provoca il 2-0 è invece di Illaramendi, che lancia l’avversario in contropiede. Reus serve Lewandowski ma il pallone colpisce il palo, si lancia sulla ribattuta e si procura la doppietta.
L’unica vera palla goal della prima frazione di goal è del 20’: l’arbitro Skomina concede un calcio di rigore per fallo di mano (anzi, di braccio) involontario di Pisczcek su cross di Coentrão. Sul dischetto si presenta Di Maria, ma la conclusione è respinta dal portiere giallonero.
Nella seconda frazione di gioco, il Real scende dalle nuvole, fiuta il pericolo e cerca di arrivare al goal. Ma non basta l’impegno e la concretezza, a mantenere la porta inviolata ci pensa un ottimo Weidenfeller, provvidenziale su Bale e su Benzema.
Ma non si è assistito a un dominio Real, anzi. Più volte i gialloneri hanno avuto l’occasione di arrivare i supplementari, ma Mkhitaryan, forse per timore referenziale, ha graziato gli avversari, sbagliando goal a colpo sicuro: prima, colpendo il palo esterno a portiere battuto e porta vuota, poi spedendo la conclusione in bocca a Casillas, buttando al vento un assist spettacolare di Lewandowski.
I gialloneri si arrendono solo nel finale, e il Real con Casemiro rischia perfino di arrivare al goal nei minuti finali.
Al triplice fischio, il risultato è 2-0, e gli uomini di Ancelotti si aggiudicano i quarti, accedendo in semifinale di Champions League. Ma i tedeschi possono uscire dal campo a testa alta: un po’ di fortuna in più e avrebbero ribaltato i pronostici.