Dopo un’estate che ha visto il varo di una nuova formula e parecchie polemiche, è giunto finalmente il momento di scendere in acqua per le 26 formazioni iscritte alla Champions League 2013-2014. Che parte con nomi un po’ meno folkloristici (mi si perdoni il termine) rispetto allo scorso anno, quando si videro ai nastri di partenza formazioni non proprio di primissimo piano. Anzi, a quanto pare il sistema delle wild card ha fatto sì che paradossalmente ci sia più qualità nei due gironi preliminari rispetto alle otto “elette” che per i prossimi tre anni (salvo ripensamenti) non dovranno sudarsi la qualificazione. Si parte con due concentramenti da sei squadre, poco più che una formalità visto che solo una squadra per ciascun raggruppamento dovrà salutare la compagnia e ripiegare sulla sorellina minore Euro Cup. E si parte in casa di due nomi “nuovi”, ma di peso: Kragujevac, casa di quel Radnicki che l’anno scorso dal nulla arrivò a vincere l’Euro Cup e a giocarsi lo scudetto serbo, e Napoli versante Acquachiara, la più giovane rappresentante della scuola partenopea.
La Stella Rossa Campione d’Europa 2013
Alla Mostra d’Oltremare il girone A vedrà impegnati da mercoledì 25 a sabato 28 settembre nomi di tutto rispetto a partire dalla nobile decaduta Mladost, sette volte sul tetto d’Europa ma oggi lontana parente dello squadrone di qualche anno fa e superata nelle gerarchie croate dall’astro nascente Primorje, per proseguire col Sintez Kazan che presenta ai due metri nientemeno che Dusko Pijetlovic e tenta per l’ennesima volta di riportare una squadra russa a lottare per qualcosa di importante. Completano il quadro i francesi del CN Marsiglia, gli olandesi del BZC SChuurman e la rappresentante maltese Valletta, probabile candidata al poco invidiabile ruolo di fanalino di coda.
Con un giorno di differenza (si gioca da Giovedì 26 a domenica 29) la vasca del SC Park di Kragujevac ospiterà invece il Budva, unica montenegrina iscritta alla competizione, lo Spartak Volgograd da anni terrore (ma per questioni logistiche) dei direttori sportivi, i francesi del Montpellier, i tedeschi del Waspo 98 Hannover e i rumeni della CSM DiGi Oradea; probabile che in questo caso siano tedeschi e francesi a giocarsi il passaggio al turno successivo. Curioso come, a differenza di quanto avviene di solito qui e in altri sport, due nazioni (Francia e Russia) vedano due loro formazioni entrare in gara al primo turno; conseguenza di una formula che ha dovuto in qualche modo adattarsi al numero di iscritti nonostante sia stata pensata per un numero superiore di partecipanti.
Le dieci qualificate troveranno ad attenderle un quartetto ben poco raccomandabile: Pro Recco, Stella Rossa, Primorje Rijeka, Szolnok, alle quali si aggiungono Vouliagmeni e Duisburg. Inutile sottolineare come dall’urna che definirà i quattro raggruppamenti del secondo turno potrebbero uscire abbinamenti “pericolosi”. Di certo sapere che solo quattro fra le formazioni in gara raggiungeranno il “preliminary round”, come lo chiama la LEN, mentre il Galatasaray usufruisce di una wild card e si ritrova senza sforzo fra le otto “privilegiate” fa storcere il naso a più di uno…