Gli ebrei ripararono, pulirono e ridedicarono il Tempio al servizio Divino. Tutte le provviste di olio puro e certificato dal Sommo Sacerdote erano stati rotti dagli invasori, quando gli ebrei vollero accendere la Menorà, trovarono soltanto una piccola ampolla d’olio d’oliva puro che sarebbe bastata solo per un giorno.
Miracolosamente l’olio durò otto giorni, quanto bastava per ottenere altro olio. In ricordo di questo miracolo i Saggi hanno istituito la festività di Chanukkà durante il quale si accendono i lumi ogni sera per otto giorni, ricordando e pubblicizzando il miracolo.
Quest’anno si festeggia dal 20 al 28 Dicembre e in occasione di questa festa, vi regalo la ricetta della Crostata di ricotta e visciole.
La ricetta originale è segreta e questa è solo una personale interpretazione della grandissima chef Laura Ravaioli, in ogni caso buonissima.
Crostata di visciole e ricotta
per la pasta frolla:
300 g di farina
200 g di zucchero
200 g di burro
4 uova, solo i tuorli
1 pizzico abbondante di scorza di limone
1 pizzico di sale
per il ripieno:
400 g di ricotta romana di pecora
120 g di zucchero
2 uova
2 cucchiai di sambuca, a piacere
1 barattolo di confettura di visciole, 350 g circa
Disponete la farina e lo zucchero a fontana, al centro ponete il burro freddo tagliato a pezzettini, il sale e la scorza di limone grattugiata. Con la punta delle dita pizzicate la farina con il burro fino ad ottenere un composto sabbioso. Alla fine di questa operazione il composto dovrà avere l’aspetto di mollica di pane sbriciolata. Riunite di nuovo la farina a fontana, aggiungete i tuorli e impastate il tutto velocemente. Anche se la frolla non è perfettamente compatta non importa. non attardatevi a lavorarla come se fosse pasta all’uovo; la pasta frolla meno si maneggia è più rimane friabile, al contrario se lavorata troppo tende ad indurire nella cottura. Chiudete la pasta con della pellicola e fatela riposare per un minimo di 4 ore nella parte meno fredda del frigo, meglio ancora se la preparate il giorno prima, sarà più facile da stendere. Una volta fatta riposare, togliete la pasta frolla dal frigorifero una decina di minuti prima di lavorarla. Fate scaldare il forno a 170°C. e intanto preparate il ripieno.
Dopo aver fatto scolare bene la ricotta dal siero mettetela in una ciotola e con una paletta o una spatola da pasticceria lavoratela accuratamente con lo zucchero, poi aggiungete il liquore, la cannella, la scorza di limone e solo infine le uova. Prendete circa due terzi della pasta e, su di un piano di lavoro leggermente infarinato, stendetela portandola allo spessore di circa 3-4 mm. Con la “sfoglia” ricavata rivestite il fondo e i bordi di una tortiera di circa 26 cm di diametro, già ben imburrata e infarinata. Sul fondo mettete la confettura in un solo strato e poi sopra la crema di ricotta*. Sempre sul piano di lavoro leggermente infarinato stendete la pasta rimasta allo spessore circa 3 mm, poi con l’aiuto di una rotella dentellata, ricavate delle striscioline; con queste guarnite la superficie del dolce con il classico motivo a grata. Fate cuocere la crostata in forno per circa 1 ora quindi aspettare che sia ben fredda prima di tagliarla e servirla.
*la confettura stesa sul fondo a diretto contatto della pasta ne facilita la cottura; al contrario se si mette per prima la crema di ricotta la pasta tenderà a rimanere umida, morbida e non fondente come deve essere una frolla ben fatta.