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Chardonnay, chardonnay delle mie brame

Da Trentinowine
CHARDONNAY, CHARDONNAY DELLE MIE BRAME

Un commentatore ( Zagor) oggi si chiedeva, se i 340 mila quintali di uve Chardonnay che si raccolgono più o meno ogni anno in Trentino, servano per produrre TRENTO. Sì, in parte finiscono nel TRENTO.

Occhio e croce circa un terzo di queste uve diventano base spumante. Sei numeri forniti nei giori scorsi dal presidente di Istituto Trento Doc Enrico Zanoni sono corretti ( 8.500.000 pezzi tirati nel 2014), e non ho motivo di dubitare siano corretti, circa 90 mila quintali di Chardonnay diventano TRENTO. Ammettiamo pure che qualche migliaio di quintali serva per basi Charmat e che qualche altro migliaio di quintali finisca in Germania, nella cavitiana Kessler destinato a diventare pregiato Sekt, mancano all'appello circa 200 mila quintali di uve Chardonnay predestinate a diventare vino fermo. Ma chi lo vede in giro, e chi lo beve, lo Chardonnay fermo del Trentino? Io no,non lo vedo. E mi chiedo che fine faccia; anch'esso prende la rotta degli insaziabili mercati americani? Non lo so.

Ma la domanda, me la faccio anche in questi giorni: quando sento dire (nel giro delle cantine e dei commercianti) che in questo periodo ci sarebbe, in Trentino, fame di Chardonnay base spumante. Un eccesso di domanda a fronte di un'offerta scarsa, che parrebbe far lievitare i prezzi. Ma, allora, quei 200 mila quintali?

CHARDONNAY, CHARDONNAY DELLE MIE BRAME

Di famiglia nobile e conservatrice, il giovane Cosimo è costretto a seguire rigide regole di etichetta, che spesso non riesce a comprendere e a sopportare; è quindi spesso in lotta con il padre, severo e legato alle tradizioni, che lo vorrebbe vedere obbediente e rispettoso delle regole. Cosimo però è un ragazzo ribelle, e pur di non accettare passivamente una situazione che non gli piace, si rifugia sugli alberi, sperando così di sfuggire al padre e alle sue angherie. Cosimo giura in risposta alle minacce del padre che non toccherà più terra finché vivrà; sarà di parola, perché quando sentirà vicina la morte passerà una mongolfiera a cui si attaccherà, e sparirà quando la mongolfiera avrà appena attraversato l'oceano. Cosimo vede le vicende del suo tempo da una prospettiva inusuale, in modo distaccato, perché segue la vita quotidiana della gente in disparte, rendendosi in questo modo conto che l'unico modo per essere veramente vicino agli altri è distanziarsene.


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