Chariot – Arriva su Wii U il platform col morto

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giovanni "plutarco" Calgaro

Giusto a qualche mese di distanza dall’uscita sulle principali piattaforme concorrenti di Sony e Microsoft, i ragazzi di Frima Studio Inc. portano sull’ammiraglia della grande N il divertente Chariot, platform game di discreta fattura che ha messo alla prova ancora una volta noi e il nostro alter ego che sbuffando ed arrancando attraverso abissi, sentieri di morte e di vita si è trovato a trascinare il sarcofago nonché lo spirito brontolone dell’ingombrante regale parente. Gli obiettivi, anche in quest’occasione, rimangono esattamente gli stessi già visti nelle altre versioni. L’esigente Re, anche se defunto, non ha alcuna intenzione di riposare per l’eternità in un posto – a suo dire – non degno della sua magnificenza e dunque ordina che la bara sia issata su di un carro e trascinata verso la nuova sepoltura. Più facile a dirsi che a farsi, anche su Wii U il poco funzionale carro ruba ben presto la scena alla piccola protagonista (o ai due protagonisti, se si gioca in co-op).

A SPASSO CON LA BARA

La trama di Chariot ci farà vestire i panni di una principessa e il suo fidanzato, il cui scopo è quello di esaudire l’ultimo desiderio del padre. Il Re infatti, deceduto da poco, ritorna sotto forma di fantasma e richiede alla giovane figlia di esaudire il suo ultimo desiderio prima di essere sepolto. La richiesta del Re è molto semplice, essere seppellito in una tomba degna del suo nobile ruolo, ma soprattutto con più ricchezza possibile. La strana richiesta del padre alla nostra protagonista fa da incipit per l’avventura, dove lo scopo ultimo sarà quello di spingere o tirare il carro funebre del padre attraverso anguste e tetre grotte, raccogliendo ricchezze e stando attenti agli sciacalli che attendono nell’ombra, pronti a depredare le ricchezze da noi faticosamente accumulate.

Chariot utilizza una struttura di gioco da puzzle platform diviso su livelli dove l’elemento che contraddistingue il gameplay ideato da Frima Studio è il portarsi obbligatoriamente a spasso anche il carro funerario del Re. Le meccaniche infatti ci obbligano a spingere o tirare a seconda delle situazioni il carro; come vedremo, per superare determinate situazioni l’utilizzo del grilletto destro permetterà all’alter ego di agganciare il carro a sé con una sorta di fune, in maniera tale da tirarlo sopra sporgenze oppure oltre ostacoli apparentemente impossibili da superare. Raccoglieremo gemme, sparse tra le varie ambientazioni, e progredendo ai livelli superiori trovare pietre preziose diverrà sempre più difficile, vi saranno infatti oltre a percorsi ricchi di svariati ostacoli anche delle creature nascoste nell’ombra, pronte a rubarci il bottino raccolto. In queste situazioni è però possibile preservare il bottino allontanando i nemici con il tasto ‘X’, adibito per l’appunto all’attacco. Una volta completato il livello, verremo trasportati all’hub principale, dove sarà possibile sbloccare determinati oggetti particolarmente utili per raggiungere aree di gioco nascoste, all’interno delle quali fare proprie ulteriori gemme e progetti per creare gadget.

Durante il nostro passaggio sarà però possibile raccogliere anche parti di progetti, con cui migliorare le caratteristiche del carro o avere gadget da utilizzare per procedere in determinate situazioni. La struttura di gioco permette inoltre di giocare i livelli in cooperativa locale, aumentando il divertimento ma soprattutto la longevità stessa del gioco. È infatti in coop che Chariot mostra il suo lato migliore (non fraintendete, la modalità in singolo rimane comunque godibilissima), ma provando a procedere negli scenari con l’aiuto di un amico il tutto acquista più spessore. In compagnia di un amico è possibile procedere attraverso tutti i percorsi opzionali che si incontrano, studiati per essere completati solo in più giocatori, togliendo alcune piccole parti dei livelli a chi deciderà di affrontare l’avventura in singolo. Bastano però poche ore per giungere alla conclusione del titolo, che però diverte con leggerezza riuscendo ad offrire un’esperienza in singolo particolare anche se non per tutti, ben più appagante e coinvolgente invece in compagnia di un amico.

TIRA LA CORDA… SENZA GRANDI NOVITÀ

Come dicevamo, la versione per l’hardware casalingo made in Nintendo giunge praticamente ben tre mesi dopo il rilascio sugli altri marketplace digitali della concorrenza. Vien subito da pensare, ovvio, che lo scarto temporale sia servito agli sviluppatori per adattare al meglio ed ottimizzare la versione per Wii U, date le peculiarità che caratterizzano la console. Ebbene, la considerazione non ha trovato alcuna rassicurazione o riscontro. Chariot è rimasto esattamente come l’abbiamo conosciuto, fatta salva la possibilità, neanche a dirlo, di godersi l’intera esperienza di gioco comodamente spaparanzati sul letto o sul divano con il pad in mano. Pregi e difetti rimangono dunque immutati anche in questo caso. L’esperienza di gioco rimane godibile in single player ma, complice anche un ritmo di gioco non esattamente frenetico, sembra che il titolo covi sempre del potenziale inespresso; quest’ultimo portato in superficie ed esaltato dall’esperienza in co-op con un amico. Le molte sezioni lasciate mestamente indietro acquistano dunque un senso, divenendo finalmente raggiungibili ed esplorabili. Altra pecca, già ricordata nel corpo della recensione, è la scarsa longevità del titolo che purtroppo mostra presto i ringraziamenti.


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