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CHARLES BAUDELAIRE da: IL Viaggio

Da Silvy56
CHARLES BAUDELAIRE  da: IL Viaggio
Dai viaggi che amara conoscenza si ricava! Il mondo monotono e meschino ci mostra, ieri e oggi, domani e sempre, l´immagine nostra: un´oasi d´orrore in un deserto di noia! Partire? restare? Se puoi restare, resta; parti, se devi. C´è chi corre, e chi si rintana per ingannare quel nemico che vigila funesto, il Tempo! Qualcuno, ahimè! corre senza sosta, come l´Ebreo errante e come l´apostolo, al quale non basta treno o naviglio, per fuggire l´infame reziario; e chi invece sa ucciderlo senza uscire dal nascondiglio. Infine quando ci metterà il piede sulla schiena, potremo sperare e urlare: Avanti! E come quando partivamo per la Cina, gli occhi fissi al largo e i capelli al vento, così c´imbarcheremo sul mare delle Tenebre col cuore del giovane che è felice di viaggiare. Di quelle voci ascoltate il canto funebre e seducente: «Di qui! Voi che volete assaporare il Loto profumato! è qui che si vendemmiano i frutti prodigiosi che il vostro cuore brama; venite a inebriarvi della dolcezza strana di questo pomeriggio che non avrà mai fine!» Dal tono familiare riconosciamo lo spettro; laggiù i nostri Piladi ci tendon le braccia. «Per rinfrescarti il cuore naviga verso la tua Elettra!» dice quella cui un tempo baciavamo le ginocchia.

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