Charles Baudelaire, il poeta maledetto

Creato il 03 dicembre 2012 da Firmatorm @firmatorm

Charles Pierre Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 – Parigi, 31 agosto 1867) è stato un poeta, scrittore, critico letterario, critico d’arte, giornalista, aforista, saggista e traduttore francese. È considerato uno dei più celebri e importanti poeti del XIX secolo, esponente chiave del Simbolismo, affiliato del Parnassianesimo e grande innovatore del genere lirico, nonché anticipatore del Decadentismo. I fiori del male, la sua opera maggiore, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale.

Il pensiero e la biografia di Baudelaire ha influenzato molti autori che gli sono succeduti (ad es. “poeti maledetti” come Verlaine, Marcel Proust, Alfred de Vigny, Edmund Wilson ed in particolar modo Paul Valéry), appartenenti anche a correnti letterarie e periodi storici differenti, e viene ancor oggi considerato non solo come uno dei precursori del Decadentismo, ma anche di quella poetica e filosofia nei confronti della società, dell’arte, dell’essenza dei rapporti tra esseri umani, dell’emotività, dell’amore e della vita, che lui stesso aveva definito Modernismo.

Curiosità

  • Il pittore Manet, amico di Baudelaire, decise di commemorarlo insieme ad altri artisti, ritraendoli nel dipinto Musica alle Tuileries, dove appunto compare anche Baudelaire.
  • I Fratelli Baudelaire, personaggi fittizi del film Una serie di sfortunati eventi, prendono il loro cognome dall’omonimo scrittore.
  • Il Rapper italiano Marracash si ispira alla poesia L’Albatros di Baudelaire per comporre il brano L’Albatro in collaborazione con Dargen D’Amico e Rancore, dall’album Roccia music vol.2.
  • Il gruppo rock pugliese C.F.F. e il Nomade Venerabile ha musicato Spleen, facendone una canzone, Un jour noir, contenuta nell’album Lucidinervi.
  • Il gruppo italiano Baustelle gli dedica la canzone Baudelaire, contenuta nell’ album Amen.
  • Alcest, musicista francese dark ambient, mette in musica alcune poesie di Baudelaire, tra cui Elevation.

Bibliografia

  • Il salone del 1845 (1845)
  • Il salone del 1846 (1846)
  • La Fanfarlo (1847), novella
  • Del vino e dell’hashish (1851)
  • Fusées (1851)
  • L’Arte romantica (1852)
  • Morale du joujou (1853, riscritto nel 1869)
  • Esposizione universale (1855)
  • I fiori del male (1857)
  • Il poema dell’hashish (1858)
  • Il salone del 1859 (1859)
  • I paradisi artificiali (1860)
  • La Chevelure (1861)
  • Lo spleen di Parigi o Poemetti in prosa (1862)
  • Il pittore della vita moderna (1863)
  • L’opera e la vita di Eugène Delacroix (1863)
  • Il mio cuore messo a nudo (1864)
  • La Capitale delle Scimmie (postumo)
  • Razzi (postumo)
  • Les Épaves (1866)
  • Curiosità estetiche (1868), raccolta di articoli e saggi
  • L’Arte romantica (1869)
  • Diari intimi (1851-1862)
  • Lettere alla madre (postumo), raccolta di lettere
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