Premesse
Fourier pensava che lo sviluppo dell'umanità attraversasse sette stadi differenti e che l'umanità si trovasse attualmente tra il quarto periodo (la barbarie) e il quinto (la civiltà). A questi periodi sarebbero seguiti, poi, il garantismo e l'armonia.
L'antropologia fourierista, inoltre, immaginava che gli uomini fossero guidati da 12 passioni:
- sensitive: vista, udito, tatto, gusto e odorato
- cardinali o affettive: onore, amicizia, amore e familismo
- distributive: cabalista (il gusto dell'intrigo), alternante o sfarfallante (il gusto per il cambiamento) e composita (la passione per l'esaltazione).
Critica politica
Fourier critica fortemente la società borghese capitalista del tempo, che è fallita perché il libero mercato non ha portato quel benessere che aveva promesso: il mondo capitalista ha ampliato il divario tra pochi che hanno molto e molti che hanno poco. Il capitalismo ha disumanizzato la società esasperando la competizione individuale e reintroducendo la schiavitù (lavoro minorile, alienazione etc…). Altro elemento negativo è la falsità dei prezzi: non li fa più il mondo del lavoro ma il mondo della finanza - ragion per cui la vita economica è completamente falsificata. Sul piano politico Fourier denuncia inoltre come il potere sia al servizio degli speculatori e le decisioni vengano imposte sulla pelle dei cittadini.
Del buon uso delle passioni
Per avere un mondo diverso da quello a lui contemporaneo bisogna consentire all'individuo di recuperare i propri istinti e le proprie passioni. Dalla civiltà secondo Fourier bisogna cercare di uscire il più presto possibile, per cercare di entrare nel periodo successivo del garantismo - dove si cominceranno ad avere una serie di garanzie sociali, come il reddito minimo garantito per tutti. Dal garantismo si passerà poi gradatamente al periodo armonico.
Semplificando, l'armonia sarà incentrata sulla piena soddisfazione della natura passionale dell'uomo. Infatti sono le passioni, secondo Fourier, le molle attrattive naturali che, se assecondate, possono far rientrare l'uomo nel periodo pieno di aderenza al piano naturale e divino dispiegato per la specie umana.
Il lavoro nei falansteri
L’organizzazione adatta a liberare le passioni e a rendere il lavoro attrattivo è la falange, gruppo di circa 1600-1800 persone che vivono in un falansterio. I falansteri sono unità agricolo-industriali autonome, “dove le abitazioni sono alberghi e non caserme, e dove ciascuno trova occasioni svariate per soddisfare le sue inclinazioni”. Nessuno sarà vincolato qui ad uno specifico lavoro. Ognuno produrrà ciò che gli piace produrre; tuttavia, per evitare la monotonia o la sovrapproduzione, ciascuno imparerà diversi mestieri, se lo voglia, da alternarsi a piacimento e all’occorrenza. I lavoratori sarebbero ricompensati per la loro opera secondo il loro contributo, con un bonus per chi scegliesse un lavoro negletto dai più, come la nettezza urbana.
Le passioni e la vita sessuale e amorosa nei falansteri