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CHARLES MINGUS: COMPOSITION VERSUS IMPROVISATION | Donatello D’Attoma | ©Lulu Enterprises

Creato il 06 maggio 2014 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

product_thumbnailDonatello D’Attoma, organista, musicologo e pianista di formazione jazz mette a frutto anni di studi universitari sul fenomeno dell’improvvisazione nel jazz con la pubblicazione di questo libro che indaga nello specifico il rapporto tra composizione e improvvisazione attraverso un’analisi approfondita di alcune delle più celebri incisioni di Charles Mingus. Nei due esempi di trascrizione analizzati dall’autore (Fables of Faubus, Original Fables of Faubus) si osserva una perfetta aderenza del percorso improvvisativo alla macro – forma del pezzo, la ricorrenza di modelli di frase e pattern “motivici” che assumono, nella fase solistica, caratteristiche di variazione e ripetizione tributarie del costrutto schoenberghiano di Gestalt.
Un intero capitolo del libro è dedicato all’espediente tecnico della sovraincisione e della alternate take: quelle realizzate da Mingus per Bass-ically speaking, sono esempi emblematici del destino che un’improvvisazione, una volta fissata e sottratta alla transitorietà evenemenziale, può subire.
Episodi di vita del contrabbassista che intersecano le fasi più calde della storia degli Stati Uniti d’America impegnata negli anni sessanta ad emanare una serie di misure legislative atte a limitare e ad estinguere l’odio razziale. Le vicende legate alla scrittura di Fables of Faubus, album come Ah Um o Charles Mingus presents Charles Mingus, l’utilizzo sistematico di citazioni e allusioni, sono la testimonianza tangibile dell’impegno civile, politico e di riscatto sociale che ha accompagnato Mingus fino alla sua morte giunta il 5 gennaio del 1979.
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10272895_539431789498688_234521446_oDonatello D’Attoma (1983). Organista, pianista e musicologo. Compiuti gli studi classici di Organo e Composizione Organistica al Conservatorio di N.Rota di Monopoli, si laurea in Musicologia all’Università di Cremona con il Prof. Gianmario Borio. Nel 2005 inizia il suo percorso di formazione sul Jazz prima con il pianista e didatta Roberto Cipelli, in seguito, con Dado Moroni, Furio di Castri ed Emanuele Cisi. Collabora con Il giornale della musica e con la Sidma. Come pianista e organista ha tenuti diversi concerti in Italia e all’estero.
Logos (2010) è il suo primo disco prodotto per la Pus(H) In Records.


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