Che barbarie il Primo Maggio dei commessi

Creato il 28 aprile 2011 da Laperonza
 

Mi sono già occupato in passato della questione dei negozi aperti durante le feste. Mi posi allora il problema di quanto sia ingiusto per i lavoratori del commercio dover sacrificare quasi tutte le festività dell'anno, da quella natalizie a quelle pasquali, in nome della corsa sfrenata allo shopping. Il commerciante naturalmente ha tutto l'interesse a tenere aperto il suo esercizio anche per il perverso meccanismo che fa si che se la concorrenza è aperta bisogna adeguarsi anche se si vorrebbe tenere chiuso. E così si entra nel circolo vizioso che può essere interrotto soltanto dal divieto di apertura che, però, viene puntualmente derogato dai sindaci.

Ora però si supera ogni limite facendo lavorare la gente il Primo Maggio, festa del lavoro e dei lavoratori. Paradossale. E irrispettoso, per i lavoratori ma anche per i loro datori di lavoro. E segnale preoccupante della deriva della nostra società. Perché è demenziale pensare di trascorrere il primo maggio al centro commerciale, o a fare shopping anziché divertirsi in maniera più naturale. E' un ulteriore sintomo dell'imbarbarimento della nostra civiltà.

Luca Craia


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